QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Tredozio, riapre le porte il rifugio Casa Ponte

Dopo due anni di chiusura, la struttura ora sarà gestita dall’associazione di promozione sociale Tramonto composta da nove soci

Tredozio, riapre le porte il rifugio Casa Ponte

Tredozio, riapre le porte il rifugio Casa Ponte

di Quinto Cappelli

Il Rifugio Casa Ponte di Tredozio, a 7 chilometri dal paese sulla Sp 86 del Tramazzo, ha riaperto i battenti dopo due anni di chiusura, con una nuova gestione. Domenica si è svolta l’inaugurazione alla presenza delle autorità, fra cui la sindaca Simona Vietina e il direttore facente funzioni del Parco nazionale Andrea Gennai, e di oltre 200 appassionati di natura e montagna. A gestire il rifugio – una ventina di posti letto (camere da 3 a 12) e servizi di bar e piccola ristorazione – sarà per nove anni l’Associazione Tramonto Aps (associazione di promozione sociale), con sede a Tredozio e formata recentemente da nove soci dai 30 ai 40 anni: Bruce Saggese, tecnico forestale di Tredozio, è il presidente; Enrico Laghi, guida escursionistica di Rocca San Casciano, il vicepresidente; Matteo Spada, tecnico idraulico e di soccorso alpino, il segretario. Questi tre formano il consiglio direttivo. Gli altri sei fondatori sono: Simone Morra di Villa Vezzano (Brisighella), Domenico Pierazzoli e Giuseppe Saggese di Tredozio, Andrea Biserni e Mattia Fabbri di Rocca San Casciano, Stefano Rivola di Modigliana.

Matteo Spada, lei ha 36 anni ed è il vicepresidente: com’è nata questa associazione Tramonto, con cui avete riaperto e gestite il rifugio Casa Ponte?

"È nata dall’essere noi fondatori un gruppo di amici, uniti dalla passione comune per la natura e per la montagna".

Quando è aperto il rifugio?

"Tutti i weekend".

Con quali finalità vi siete messi in questa attività? Che servizi offrite ai visitatori?

"Svolgiamo un servizio per tutti gli escursionisti a piedi o in mountain bike del lago di Ponte e in generale dell’Appennino tosco-romagnolo della zona del Tramazzo e dell’Acquacheta. Il rifugio svolge anche il servizio di carica per bici elettriche".

Avete in programma di allestire anche eventi?

"Sì, specialmente in collaborazione col Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterone e Campigna, con il Comune di Tredozio e con le varie associazioni di volontariato di Tredozio. Ma abbiamo anche dell’altro".

Cos’altro?

"Far diventare il rifugio un polo formativo per enti e associazioni del territorio, fra cui il Cai, il Soccorso Alpino e i carabinieri forestali".

Per organizzare cosa, nel dettaglio?

"Corsi formativi sull’ambiente, l’escursionismo e la montagna".

Avete altri progetti in cantiere?

"Con i contributi e parte degli incassi, vogliamo poi acquistare attrezzature per favorire l’accesso dei disabili nella zona del Lago di Ponte".

In conclusione, perché venire a visitare la vostra struttura turistica e l’ambiente circostante?

"Da noi chiunque si potrà sentire come a casa propria e in mezzo alla natura".