Treni bloccati, caos in stazione Un migliaio di passeggeri in attesa: "Scarse notizie"

Disagi sin dal mattino, alle 20 erano un migliaio le persone che affollavano il piazzale. In serata il Comune, d’intesa con Start Romagna, ha messo a disposizione dei bus sostitutivi.

Treni bloccati, caos in stazione  Un migliaio di passeggeri  in attesa: "Scarse notizie"
Treni bloccati, caos in stazione Un migliaio di passeggeri in attesa: "Scarse notizie"

Le forti piogge delle ore scorse hanno provocato disagi a tutti i tipi di circolazione, a partire da quella ferroviaria. Dalla mattina i treni sono stati fermati nelle stazioni e in serata le corse non erano ancora ripartite. In quella di Forlì si sono accalcati centinaia di pendolari che hanno lamentato la scarsa informazione. "La sospensione della linea si è resa necessaria per l’innalzamento del livello di guardia dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno", riporta una nota delle Ferrovie dello Stato.

Intanto le ore passavano e la circolazione su rotaie non veniva ripristinata. Alle 20 erano addirittura un migliaio le persone che affollavano il piazzale della stazione e, in particolare, il punto bus. C’erano i lavoratori e gli studenti che ogni giorno percorrono in treno i chilometri che li separano da Bologna, ma anche viaggiatori di lungo corso, molti con grossi bagagli al seguito. Alcuni di loro avevano viaggiato per molti chilometri prima di venire, loro malgrado, bloccati a Forlì. C’è chi doveva prendere un volo dallo scalo di Bologna e chi ancora doveva raggiungere il capoluogo solo come tappa necessaria per arrivare a mete più lontane. Ciascuno di loro ha un’esigenza (e una storia) che ha dovuto mettere da parte a causa del maltempo.

La lamentela generale, però, non riguarda il meteo avverso – con cui è inutile prendersela – bensì la carente comunicazione da parte di Ferrovie dello Stato: "Siamo qui da ore – protestano – e ancora non sappiamo quando saranno ripristinate le linee. Nessuno ci ha detto nulla e sembra non si stiano pensando soluzioni per tutti quelli che devono necessariamente usare il treno". Diversi sono stati i malori che hanno colto i presenti: sono stati dettati dallo stato d’animo teso e dalla stanchezza. Nel frattempo l’obiettivo si è spostato, infatti i viaggiatori non mirano più a raggiungere Bologna (verso la quale non sono previste corse in autobus), ma la più vicina Faenza: da qui, infatti, sarebbe possibile spostarsi più agevolmente. Qualcuno, addirittura, si stacca dalla folla e si appella agli automobilisti forlivesi che, esterrefatti, passano da lì: "Faccia lei la cifra, basta che mi porti a Faenza". Se qualcuno ha concluso l’affare non è dato saperlo. Senz’altro, però, i più sono rimasti ad aspettare ancora e ancora.

Solo dopo le 20, in assenza di alternative da parte di Trenitalia, "l’Amministrazione comunale di Forlì, d’intesa con Start Romagna, ha deciso di mettere a disposizione delle tante persone rimaste a piedi in stazione a causa della sospensione della circolazione ferroviaria vari autobus sostitutivi", ha comunicato l’assessore Giuseppe Petetta con una nota. Oltre a quelli extraurbani sono stati impiegati anche quelli per il traffico urbano. "Moltissimi treni sono stati cancellati, – continua Petetta – anche in maniera improvvisa e senza un minimo di organizzazione sotto il profilo delle inevitabili ricadute per pendolari e passeggeri. Com’era facilmente intuibile, la stazione di Forlì è stata ‘invasa’ da decine di viaggiatori, agitati e stanchi". E ancora "sul posto, per indirizzare i passeggeri e prestare assistenza alle persone più anziane" sono stati inviati "numerosi agenti della polizia locale e il nostro vice comandante Andrea Gualtieri, che ringrazio per il tempestivo intervento".

Sofia Nardi