La candidata civica alla Regione, Elena Ugolini, sostenuta anche dal centrodestra, è stata ieri in visita in vari paesi delle vallate del nostro territorio. Dapprima ha incontrato gli amministratori di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Rocca San Casciano, Portico e San Benedetto, Predappio, Galeata, Civitella e Premilcuore. In una nota stampa diffusa al termine dei vari incontri, Ugolini si dice convinta che il territorio sia gestito da validi amministratori "che però vanno posti al centro dell’attenzione della Regione". Questo per far sì di poter "garantire più manutenzione del territorio per prevenire il dissesto idrogeologico – si legge nel comunicato –; preservare nel territorio i servizi essenziali per garantire che non continui quello spopolamento, di cui iniziamo a vedere le prime pericolose conseguenze".
Il discorso vira poi sulle infrastrutture da realizzare, con una sottolineatura particolare per il mini invaso di Pieve Salutare "Un esempio straordinario di ascolto del territorio nato dal coinvolgimento di cento agricoltori che hanno fortemente voluto questo progetto" ha dichiarato Ugolini. Mentre tra gli esempi in negativo di poca attenzione della Regione nei confronti del territorio, Ugolini annovera "il mancato sviluppo della Statale 67, non più ricompresa nelle opere strategiche della Regione. In passato si sono promesse risorse per ammodernare la strada dei due mari per un collegamento veloce da Ravenna a Livorno, un’arteria alternativa al nodo di Bologna e all’E45, ma questo progetto negli anni è scomparso".
Parlando sempre di sviluppo economico, insieme agli amministratori dei Comuni visitati, "Abbiamo affrontato il problema dello spopolamento di queste aree interne – afferma la candidata alla Regione –, che rischiano di non ospitare più i giovani e le coppie in procinto di costruire delle famiglie se non garantiamo i servizi essenziali". Sul tema del turismo denuncia invece la mancanza di sinergia tra costa ed entroterra "che ha eccellenze uniche, sia dal punto di vista termale che naturalistico". Infine si è anche parlato di Unioni dei Comuni. "Parlando con gli amministratori dei comuni più piccoli – spiega – mi sono resa pienamente conto che le unioni comunali siano enti da riorganizzare perché sbilanciate a sfavore dei piccoli comuni, che invece costituiscono i primi presidi del territorio e dei bisogni della popolazione, nonché i tanti campanili che costituiscono le eccellenze italiane".