Un bene prezioso da tutelare Il sistema idrico romagnolo a confronto con New York

Il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, ha partecipato a un’iniziativa internazionale per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e assicurare fornitura costante al pianeta.

Un bene prezioso da tutelare  Il sistema idrico romagnolo  a confronto con New York

Un bene prezioso da tutelare Il sistema idrico romagnolo a confronto con New York

Nella settimana che ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Acqua, il presidente di Romagna Acque – Società delle Fonti SpA, Tonino Bernabè, è stato invitato a New York a partecipare a una serie di importanti iniziative legate all’ambiente e alla risorsa idrica. In particolare Bernabè ha partecipato come relatore alla Mawac - Enar, una iniziativa svoltasi alla New York University, dedicata alla gestione idrica delle ‘Megacities’ sopra i dieci milioni di abitanti dell’Europa continentale, del Nord Europa e degli Usa, ovvero dei vari Paesi partecipanti al programma intergovernativo per la gestione dell’acqua dell’Unesco. L’intervento di Bernabè ha permesso di confrontare la gestione idrica romagnola - con un milione di abitanti, che arrivano a 5 milioni di presenze estive e fino a 15 milioni su base annua - con la gestione idrica di realtà metropolitane come New York, Chicago, Los Angeles, Parigi e Londra. Il presidente di Romagna Acque ha poi partecipato come uditore alla Giornata Mondiale dell’Acqua e al seminario ‘Water and cultural heritage in Italy’ che si è svolto al Tata Innovation Centre Cornell Tech Campus di Roosevelt Island, vicino al Bloomberg Center.

"Il cambiamento climatico – sottolinea Bernabè – ci pone di fronte alla necessità di valutarne gli impatti sui nostri bisogni e contestualmente di adattarci e mitigarne gli effetti. La sfida che parte dal Palazzo di Vetro a New York è quella di assicurare acqua di qualità a tutti i cittadini del pianeta, e allo stesso tempo di evitare guerre e conflitti legati all’accesso all’acqua. Dopo 50 anni la Conferenza mondiale sull’acqua si è limitata a fotografare il problema, e i diversi Stati hanno assunto impegni di tipo volontario. Manca ancora un documento di sintesi finale condiviso e mancano – conclude – impegni comuni da monitorare, esattamente come si è fatto rispetto alle conferenze internazionali sul clima, dalla conferenza di Rio a quella di Parigi, sino all’ultima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 27) svoltasi a Sharm el-Sheikh lo scorso novembre".

Oscar Bandini