ALESSANDRO RONDONI
Cronaca

Un pezzo di Forlì da Papa Leone: "Un’esperienza umana unica"

Molti i cittadini locali che hanno voluto assistere dal vivo alla messa d’insediamento del nuovo pontefice. Presenti anche diversi giornalisti, che hanno partecipato all’udienza data alla stampa lunedì scorso.

Molti i cittadini locali che hanno voluto assistere dal vivo alla messa d’insediamento del nuovo pontefice. Presenti anche diversi giornalisti, che hanno partecipato all’udienza data alla stampa lunedì scorso.

Molti i cittadini locali che hanno voluto assistere dal vivo alla messa d’insediamento del nuovo pontefice. Presenti anche diversi giornalisti, che hanno partecipato all’udienza data alla stampa lunedì scorso.

Tanti i forlivesi che hanno voluto recarsi domenica in Vaticano, in piazza San Pietro, per la messa di insediamento di Papa Leone XIV e il successivo Regina Coeli. "Abbiamo voluto essere qui come segno di gratitudine – racconta Andrea, titolare di un’impresa artigiana di Forlimpopoli – l’avevamo già fatto per Papa Francesco e Benedetto XVI, ma oggi stiamo vivendo davvero un’intensa gioia". "Sto riflettendo ancora sulle parole che ha detto il Papa - gli fa eco Enrico, altro operatore forlivese – e mi ha colpito il suo di porsi modo gentile e diretto". E Giovanna, collaboratrice de La Nuova Agape editrice, sottolinea: "Essere qui oggi è significativo per appartenere ad una storia grande che continua, rinnovando il nostro sì come ha fatto Papa Leone XIV". Era presente anche la presidente dell’Associazione Agaping, Roberta Rossi: "È una gioia costruire quel ponte che fa sentire unite e collegate, in un messaggio d’amore, le persone di tutte il mondo. Papa Leone XIV è cordiale, parla con semplicità, dice cose profonde e il suo messaggio riguarda tutti".

Pure la docente e giornalista Maria Depalma, direttrice de Il Nuovo Areopago, ha seguito la messa di insediamento a Roma insieme al giornalista forlivese Alessandro Rondoni (nella foto, il primo a sinistra), con cui collabora all’Ufficio comunicazioni sociali Ceer. "È stata un’emozione grande poter seguire in diretta, sopra il colonnato di San Pietro, dal Braccio Carlo Magno dove c’era una postazione per i giornalisti, un avvenimento universale e poterlo ora raccontare, avvertendo la responsabilità della comunicazione che dobbiamo svolgere. Mi sembra di vedere una continuità con Papa Francesco affinché la storia si rinnovi e continui". Rondoni, che in queste settimane è stato più volte nella Sala Stampa della Santa Sede, era presente anche all’udienza che Papa Leone XIV ha avuto lunedì scorso con i giornalisti in aula Paolo VI. "È un’esperienza umana e professionale essere qui in questi giorni dove tutto il mondo è collegato e si è rinnovato un annuncio di bene per tutti. Si è vissuta l’attesa, la sorpresa e l’elezione del nuovo Papa, e pure la collaborazione tra colleghi delle diverse testate, anche internazionali. Guardare e raccontare questi fatti è un privilegio ma è anche un impegno a saper comunicare l’essenziale e non il superfluo. In questi giorni ho visto tanta commozione e pure molti giovani che hanno seguito gli eventi in Piazza e sui social. Papa Leone XIV ha chiesto ai giornalisti di essere comunicatori di pace, di scegliere bene le parole e le immagini, di non usare linguaggi aggressivi e di promuovere l’ascolto, il dialogo e il confronto".