
Da sinistra una scena di Zamora il film di Neri Marcorè in sala all’Eliseo questa sera e gratis per i primi dieci lettori del Carlino. A sinistra Luc Besson che ha diretto Dogman in programma domani sera
Un biglietto per il cinema ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa dell’arena Eliseo a partire dalle 21. In programmazione questa sera c’è Zamora, di Neri Marcorè. Walter Vismara (Alberto Paradossi) è un uomo di trent’anni con una vita tranquilla e senza alcuna sorpresa. Walter è un ragioniere a tutto tondo, non solo per professione, ma per attitudine. Quando la ditta per cui lavora senza alcun preavviso chiude, il ragioniere si ritrova a lavorare per un’altra azienda, che ha un approccio molto differente dalla prima.
Il suo nuovo posto di lavoro, infatti, si trova nella dinamica e avveniristica Milano e il suo capo è il Cavalier Tosetto (Giovanni Storti), un imprenditore moderno e arguto. Tutto filerebbe liscio, se non fosse che il suo nuovo boss ha una fissazione, quella per il folber: ogni settimana costringe i suoi dipendenti a sfidarsi in una competizione calcistica, che vede i single gareggiare contro gli sposati.
Purtroppo Walter detesta il calcio e sin da subito si schiera in porta. Questa sua scelta porta l’insopportabile ingegner Gusperti (Walter Leonardi) a prenderlo di mira, soprannominandolo sarcasticamente Zamora in riferimento al celebre portiere spagnolo degli anni ‘30. Il ragioniere è costretto a sopportare le umiliazioni di Gusperti sia in campo che in ufficio. Inoltre, Walter scopre che tra la sua nemesi e la segretaria di cui si è innamorato potrebbe esserci del tenero. Tradito e deriso, Vismara mettere a punto un piano per vendicarsi di Gusperti. Nel calcio e nella vita occorre imparare a buttarsi e, qualora si dovesse perdere, l’importante è rimettersi in piedi e ripartire.
Domani c’è Dogman, di Luc Besson. Doug (Caleb Landry Jones), nonostante la giovane età, ha avuto una vita dura e sofferente. Sin da bambino ha subito violenze e maltrattamenti da parte del patrigno, crescendo in compagnia degli unici amici che aveva, ovvero dei fedelissimi cani. Diventato adulto, si esibisce come drag queen, ma il suo sostentamento arriva proprio dai suoi amici a quattro zampe, che sono stati la sua ancora di salvezza in questa esistenza misera e con cui ha ormai sviluppato un legame profondo. I cani non sono soltanto i suoi amici, ma anche i suoi complici. Sabato è il turno di Perfect days di Wim Wenders: Hirayama (Koji Yakusho), un uomo che parla poco, umile ma sereno, che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Le sue giornate trascorrono sempre simili, con pochi colpi di scena, ma quella che potrebbe essere una vita piatta è in realtà piena di tanti piccoli piaceri e lievi malinconie.
Domenica è il turno de La sala professori, di Ilker Çatak. Ci troviamo in una scuola media tedesca. Carla Nowak (Leonie Benesch) è una giovane insegnante di matematica e educazione fisica è entrata da poco a far parte del corpo docente. Tutto procede per il meglio fino a quando cominciano a verificarsi dei piccoli furti all’interno della scuola. Il principale sospettato è un alunno turco, quando viene sottomesso a un umiliante interrogatorio dalla preside, Carla prende a cuore il suo caso e decide di indagare segretamente in prima persona: quando la verità emergerà la sua etica sarà messa a dura prova. Lunedì c’è il film di animazione Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki. Nella Tokyo nel 1943, un ragazzino di dodici anni di nome Mahito fa i conti con l’ombra della guerra e con la morte della madre attraverso la figura di un misterioso airone. Martedì va in scena Io capitano di Matteo Garrone, l’odissea moderna di Seydou e Moussa (Seydou Sarr e Moustapha Fall), che partono da Dakar, in Senegal, per affrontare un lungo viaggio per raggiungere l’Europa. Mercoledì un altro film di Wenders: questa volta il documentario Anselm, omaggio del regista allo scultore tedesco Anselm Kiefer.