Unieuro in vendita da settembre. Ok di Consob all’Opa francese. Presentata l’offerta agli azionisti

Il colosso forlivese è valutato 249 milioni. Chi detiene le quote può cederle entro il 25 ottobre a Fnac Darty

Unieuro in vendita da settembre. Ok di Consob all’Opa francese. Presentata l’offerta agli azionisti

Nella foto, un negozio Unieuro (repertorio). . Il marchio era stato acquisito nel 2016 dalla storica insegna MarcoPolo: in città ci sono sede, management e fondatori

Avanti con l’Opa su Unieuro: l’offerta pubblica di acquisto del colosso francese Fnac Darty (insieme al veicolo di investimento Ruby Equity) ha ricevuto l’ok della Consob. A breve, dunque, il mercato deciderà il destino dell’azienda forlivese: da lunedì 2 settembre, infatti, per 40 giorni feriali ("a borsa aperta"), gli azionisti di Unieuro potranno decidere di vendere ai francesi. È stata ufficializzata anche l’eventuale contropartita economica: 9 euro ad azione più 0,1 azioni Fnac Darty di nuova emissione ("avranno godimento regolare, apparterranno alla stessa categoria e avranno gli stessi diritti delle azioni di Fnac Darty esistenti alla data della loro emissione. Saranno quotate e negoziate su Euronext Paris", spiega una nota degli offerenti). La cessione potrà avvenire entro il 25 ottobre. Salvo proroghe.

Saranno dunque gli azionisti a decidere il destino di Unieuro, il cui valore è stimato – e prezzato – dai francesi in 249 milioni di euro. E se il marchio fu inventato in Piemonte da Paolo Farinetti (padre di Oscar, l’ideatore di Eataly), tutto il resto dell’azienda è made in Forlì: era il 2016 quando la storica insegna MarcoPolo della famiglia Silvestrini fu rinominata dopo l’acquisizione della catena di elettronica. Forlivese è il passato, ma anche il presente: la sede – recentemente ristrutturata – a palazzo Hercolani in pieno centro; l’amministratore delegato Giancarlo Nicosanti (che è anche azionista all’1,43%); nonché Giuseppe e Maria Grazia Silvestrini: l’ex presidente e la sorella hanno il 6% delle quote.

Il futuro potrebbe essere francese: come, del resto, sono già alcuni dei maggiori azionisti, la compagnia di telecomunicazioni Iliad (12%) e l’asset manager Amundi (5%, controllata dalla banca Crédit Agricole). La stessa Fnac Darty – insegna francese dell’elettronica – possiede già il 4,4% di Unieuro. Il partner Ruby è affiliato a una società che ha lo stesso socio di maggioranza, ovvero il 47enne miliardario ceco Daniel Kretinsky soprannominato ‘La Sfinge’. Innumerevoli i suoi interessi economici, iniziati col gas nel suo paese d’origine, e sviluppatisi poi nel resto d’Europa con operazioni di peso: ha infatti importanti partecipazioni nelle poste britanniche (Royal Mail), nel quotidiano francese Le Monde (più altri media sia oltralpe che nella Repubblica Ceca). Infine è proprietario del club di calcio dello Sparta Praga e azionista degli inglesi del West Ham.

A metà luglio, la Borsa salutò l’Opa in maniera euforica: +41% per il titolo in un solo giorno, intravedendo la nascita di un gigante internazionale della vendita di elettronica. Tuttora il valore delle azioni supera gli 11 euro. L’Opa si basa però sugli 8,45 del giorno precedente all’offerta. Rispetto a quella, i francesi offrono un premio del 42%.