
Valmori e Baruffi, è rottura totale La sindaca non ha i numeri in aula
Doveva essere il consiglio comunale in cui c’era il cambio in giunta, dopo la spaccatura – più personale che politica – tra la sindaca di Premilcuore Ursula Valmori e il suo ex vice Sauro Baruffi. La convocazione era per le 20, e diversi cittadini sono entrati in municipio poiché nei giorni scorsi la stessa Valmori aveva lanciato su Facebook l’appello a partecipare perché sarebbero state fatte comunicazioni importanti. Al suo fianco c’era il nuovo vicesindaco Gioele Fabbri. Ma a parte loro due, l’altro assessore Gabriele Conti e due consiglieri (Francesca Bresciani per la maggioranza e Marco Menghetti, ex sindaco, per la minoranza) in sala non si è presentato nessun altro.
Sauro Baruffi, ex vicesindaco a cui – come prevede la legge – la Valmori ha ritirato le deleghe, ha giocato dunque la sua carta, a sorpresa per la stessa sindaca. Un braccio di ferro basato sui numeri. Nel consiglio in cui tra le altre cose si votava il consuntivo di bilancio, i consiglieri più fedeli a Baruffi più l’opposizione (con poche eccezioni) sono rimasti fuori dall’aula, facendo mancare il numero legale: l’ex vicesindaco è rimasto così fuori dal municipio. Da regolamento, prima di dichiarare rinviata la seduta deve passare un’ora. Ursula Valmori ha annunciato per le 21, ovvero allo scadere dei termini, un’assemblea pubblica che è stata inevitabilmente infuocata: mezzo paese ha difeso la prima cittadina, l’altra metà si è schierata con quello che per circa quattro anni è stato il suo braccio destro.
La situazione ha fatto emergere clamorosamente la spaccatura nel centrodestra che amministra il paese. Sia Ursula Valmori che Sauro Baruffi hanno professato la loro appartenenza alla Lega. La sindaca ha aderito nel corso del suo mandato (l’ultima volta che è stato interpellato in merito, però, il segretario romagnolo Jacopo Morrone ha detto che doveva controllare se avesse rinnovato la tessera), mentre Baruffi è un volto storico del partito fin dai tempi di Umberto Bossi. Con lui si sono schierati i consiglieri Adina Bura, Alessandro Giovannetti, Roberto Leoni e Giuseppe Gori: quattro su sei (tra i presenti, Conti che è anche assessore). Il settimo consigliere di centrodestra era Baruffi che da ieri sera, unico in tutta l’assemblea, farà parte del gruppo misto. Per l’opposizione sono rimasti fuori dall’aula Roberto Freddi e Francesco Milanesi. Il consiglio è rinviato a lunedì 31 luglio, data ultima per approvare il bilancio: in questi giorni si approfondiranno i regolamenti, ma sullo sfondo, se il documento non venisse votato, c’è la decadenza della sindaca e il commissariamento del municipio da parte della Prefettura.
"Sono irresponsabili". Così Ursula Valmori ha definito più volte coloro che hanno disertato la seduta. Poi, nell’assemblea, ha elencato le ragioni che l’hanno portata a revocare la fiducia e le deleghe a Baruffi: "Ha diffuso notizie riservate ai giornalisti. La stampa doveva parlare solo con me, io sono l’unica titolata a trattare con loro". Poi ha citato vari episodi, durante una giunta e non solo, in cui "mi ha mancato di rispetto". Secondo la Valmori, Baruffi avrebbe messo in atto "un altro tentativo, non riuscito, di sfiduciarmi".
Nell’assemblea, Baruffi non ha preso la parola. Prima, ha rilasciato invece una breve dichiarazione: "Mi dispiace di tutta questa situazione, ma questo è un segnale che la maggioranza manda al sindaco per dire che non concorda con il cambio del vice. Non credo che la sfiduceranno, ma la linea politica va ridiscussa".
Quinto Cappelli