"Li voglio ringraziare tutti. Tante persone ci sono state vicine in questi mesi terribili, in particolare Luciano Mattarelli e Wilma Giorgetti, che si sono prodigati per istituire questa raccolta fondi insieme alla Pro loco di Fratta Terme e all’Associazione Calcio Dilettantistico di Fratta. Un grazie, davvero, di cuore”, dice commosso Marco Bartolini, marito di Virginia Baldassarri, commentando il lancio della raccolta che la comunità della frazione di Fratta Terme, a Bertinoro, in provincia di Forlì-Cesena, ha promosso a sostegno di sua moglie.
Il 9 aprile scorso Virginia veniva ricoverata in ospedale a Forlì a seguito di un’infezione di pneumococco che le ha avvelenato il sangue. Una situazione che nel giro di pochissimo tempo l’ha portata a dover subire l’amputazione di entrambe le gambe sotto al ginocchio, dell’avambraccio sinistro e delle dita della mano destra. “L’hanno messa in coma farmacologico - racconta il marito -, lei si è addormentata che era sana e si è risvegliata senza arti. Da quando ha ripreso i sensi, non l’ho mai sentita lamentarsi. Al momento è ancora in ospedale, si sta ancora riprendendo, le ferite non si sono ancora rimarginate. Sta facendo un percorso per riprendere forza nei muscoli, ma ha già detto che vuole tornare a fare le cose che faceva prima, sia pure con le protesi”.
Un coraggio che ha colpito i suoi paesani, che hanno così pensato a come poterla aiutare. Si sono messe in moto le singole persone, ma anche le associazioni del paese, dalla squadra di calcio dove gioca la figlia, alla Pro loco che si è fatta capofila per poter raccogliere il denaro necessario a garantire a Virginia le migliori protesi sul mercato, necessarie per riprendere la propria vita. “La piattaforma scelta per la raccolta fondi è retedeldono.it - racconta il presidente della Pro loco, Daniele Pieri -. Andando poi sulla pagina ‘Raccolta fondi per Virginia’ è possibile donare quanto si vuole. Una volta conclusa la racconta, per i donatori sarà possibile scaricare un modulo da utilizzare per la dichiarazione dei redditi. La somma finale sarà interamente devoluta a Virginia”.
Virginia e Marco hanno due figli, Lucrezia, 11 anni, calciatrice in erba, e Filippo, 5 anni. “I bambini hanno reagito bene - racconta il padre - vengono spesso a trovare la mamma in ospedale. Dicono che l’importante è avere la loro mamma, con o senza protesi”. L’infezione che ha colpito Virginia, che è fornaia in un panificio a Forlì, è simile a quella che a suo tempo aveva colpito Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma che, proprio in questi giorni, è impegnata a difendere il proprio titolo nei giochi di Parigi. “Mio cognato ha cercato i contatti su internet e sono riuscito a parlare con la mamma di Bebe Vio - racconta Bartolini -. Non era stupita dalla forza di Virginia, la stessa di sua figlia: in poche sopravvivono, mi ha detto, e questo dà loro questa grande voglia di vivere e una grande tenacia. Ci ha dato dei consigli sulle protesi e dove poter chiedere informazioni, rendendosi poi disponibile per qualsiasi evenienza”.
Grazie al tam tam di tutte le persone coinvolte, che a loro volta si sono prese l’impegno di coinvolgere altri amici, la raccolta nel giro di due giorni ha già raggiunto oltre 25.000 euro. Il limite al momento è fissato a 100.000 euro e ci sono sei mesi per poter racimolare la cifra, mentre le associazioni hanno anche organizzato alcuni eventi in presenza, sempre con lo scopo di aiutare Virginia nella sua impresa di tornare a vivere appieno la propria vita.