
Virginia Baldassarri tra il sindaco di Bertinoro Filippo Scogli e il presidente della Pro Loco della sua frazione, Fratta Terme, Daniele Pieri
Un lungo abbraccio da parte di un’intera comunità a una famiglia, e a una donna in particolare, che in questi mesi è stata capace di riemergere dai momenti più bui che si possano immaginare. La festa di inizio estate di Fratta Terme, frazione di Bertinoro, è stato anche il momento per radunarsi ancora una volta attorno a una tavola nel nome di Virginia Baldassarri, per rendere così onore al suo coraggio, a quello della sua famiglia e alla capacità dei bertinoresi di essere comunità nel senso più nobile del termine.
Pochi gli ingredienti per rendere indimenticabile un evento: un palco con sopra una band che suonava musica dal vivo, cucina a cura delle associazioni locali, quattro chiacchiere in compagnia e un momento di bilancio. Si partiva dalla consapevolezza che c’era una figlia di questa terra in grossa difficoltà e che la sua vita non sarebbe stata più la stessa, e dall’idea di fare qualcosa di concreto affinché la sua voglia di vivere e tornare a fare le cose di prima si potesse in qualche modo realizzare: è nata così una raccolta fondi on line, che ha visto nella Pro loco di Fratta l’ente catalizzatore. Emozionatissimo il presidente Daniele Pieri, che ha consegnato un assegno da 160.100 euro alla stessa Virginia. È questo il frutto della raccolta on line e di tutte quelle iniziative che varie associazioni del territorio hanno poi voluto destinare alla mamma di Fratta.
Virginia ha potuto prendere quell’assegno in piedi, grazie alle protesi acquistate con la mobilitazione di tante persone. Con lei c’erano il marito, i due figli e tutta una comunità. "La raccolta fondi – ha detto lo stesso Pieri – è stata anche l’occasione per stare più vicini tra di noi, in un tempo in cui le distanze tendono sempre più a separarci anche all’interno di un paese piccolo come Fratta". L’emozione di Pieri era anche quella del neo sindaco di Bertinoro, Filippo Scogli, ma anche della stessa Virginia che con un solo "grazie", detto quasi più con gli occhi e con il cuore che con le parole, ha raggiunto tutti coloro che erano presenti e che in questi mesi le sono stati in un qualche modo vicini.
Il 9 aprile 2024, a soli 40 anni, Virginia veniva ricoverata in ospedale a Forlì a seguito di una infezione di pneumococco che l’aveva colpita nel sangue: una situazione che nel giro di pochissimo tempo l’ha portata a dover subire l’amputazione di entrambe le gambe sotto al ginocchio, dell’avambraccio sinistro e delle dita della mano destra. È la stessa patologia che colpì, ancora bambina, Bebe Vio, rimasta menomata senza che questo abbia minato il suo spirito al punto che è diventata campionessa paralimpica di scherma. Svegliatasi dal coma farmacologico a cui era stata sottoposta, Virginia ha da subito espresso la volontà di rialzarsi e di riprendere la vita di prima. Le protesi che già indossa sono state realizzate in un centro specializzato a Budrio, in provincia di Bologna, e sono state fornite dall’Ausl Romagna. Con i fondi appena ricevuti migliorerà vari aspetti della sua quotidianità.