
Comitato degli Orgogliosi in azione per rimuovere scritte, adesivi e mozziconi di sigaretta "La ’firma’ degli imbrattamenti è quasi sempre la stessa, chiediamo di individuare gli autori".
Ci vuole tanto olio di gomito e molta pazienza per togliere dalle colonne all’inizio di corso Diaz anche un solo adesivo, a fronte del secondo che c’è voluto per attaccarlo, chissà per rivendicare quale appartenenza politica o sociale. Pronti, via, e, varcata la soglia della sede del quartiere, bastano pochi passi al manipolo di volenterosi del Comitato degli Orgogliosi per mettersi all’opera sulle colonne sopra citate. Non solo adesivi, ma anche scritte, alcune vergate con pennarello, altre con bomboletta spray e, anche in questo caso, molto poco tempo per farle, tanto più impegno e un gran lavoro certosino per provare a toglierle. L’azione del Comitato vuole sensibilizzare al decoro della casa comune che è la città, così lo scambio con le persone che passano, incuriosite dalla situazione, è costante, mentre si raccolgono da terra tante cicche di sigaretta, nonostante la spazzatrice automatica sia passata in mattinata.
L’appuntamento con ‘Caffè detergente’, questo il nome dell’iniziativa, è alle 15, e il centro della città è in pieno fermento per Zardin, la due giorni di giardini aperti, con conseguente via vai di curiosi che, mappa alla mano, si dirigono da un luogo segreto a un altro, aperti per l’occasione. Sono una decina i volontari armati con spruzzino, spugnetta, raschietto e tanta voglia di ripulire la città. "In fondo le scritte che ci sono nei vari cartelli del centro storico – spiegano i promotori – sono sempre le stesse, cioè, la firma è sempre quella, in tutto saranno 4 o 5 quelli che imbrattano. Per questo stiamo cercando di capire dalla Polizia Locale se sia possibile monitorare la zona, dopo che abbiamo pulito, per capire se si riescono ad individuare".
Se sul muro si rischia di fare quasi più danno che altro, sulle superfici lisce, come possono essere i totem della Bicipolitana, l’opera di pulizia dalle scritte è più efficace. "Abbiamo già interessato gli scout affinché questa iniziativa non sia solo nostra – continuano i volontari del Comitato –, ci sarebbe bisogno di più persone per pulire, ma anche di molto più senso civico per non sporcare". Sotto ai portici del palazzo comunale, in piazza Saffi, le scritte sono soprattutto nelle superfici di alcuni contenitori di negozi privati: due chiacchiere con il titolare e si cerca di pulire per quel che si può. Non è la prima iniziativa di questo genere da parte del Comitato, il cui nome deriva dalla via degli Orgogliosi dietro a piazzetta della Misura. "Vorremmo essere più costanti – confidano i componenti –, ma non è facile, per questo vorremmo che si avvicinassero anche altre persone volenterose e che abbiano a cuore il decoro urbano". Nonostante la pulizia effettuata poche ore prima, la raccolta delle cicche di sigaretta ha permesso di riempire una bottiglia di plastica da un litro e mezzo. "A volte è anche peggio – commentano –, si vede che sono passati da poco". Dopo alcune ore, passate a strofinare, le braccia fanno male, ma la città è un po’ più pulita.
Matteo Bondi