VALENTINA PAIANO
Cronaca

Zangheri, la grande svolta. Casa di riposo, addio all’Ipab. Il Comune: "Offrirà più servizi"

La storica struttura conta 330 anziani e 200 operatori in 8mila metri quadrati. Ora cambia la natura giuridica: esulta la Cgil, la Uil è positiva pur con qualche dubbio.

La storica struttura conta 330 anziani e 200 operatori in 8mila metri quadrati. Ora cambia la natura giuridica: esulta la Cgil, la Uil è positiva pur con qualche dubbio.

La storica struttura conta 330 anziani e 200 operatori in 8mila metri quadrati. Ora cambia la natura giuridica: esulta la Cgil, la Uil è positiva pur con qualche dubbio.

Il futuro della casa di riposo Zangheri si apre a nuove prospettive. Giovedì scorso, in occasione della presentazione del bilancio sociale delle aziende pubbliche di Servizi alla Persona (Asp) della Regione, è stata infatti sottoscritta un’intesa che darà il via al percorso di valutazione per la trasformazione della natura giuridica della struttura di via Andrelini.

L’incontro si è svolto nella casa di cura stessa ed è stato organizzato dalla Confederazione italiana dei servizi pubblici degli enti locali dell’Emilia-Romagna (Cispel), l’ente che rappresenta i gestori pubblici di strutture socio-sanitarie. Il pensionato – il più grande in città per l’accoglienza degli anziani – è una tra le poche Ipab (Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza) rimaste in Emilia-Romagna. Infatti, con la legge regionale del 2003 sono state istituite le Asp, un modello che prevede una maggiore flessibilità e integrazione nell’erogazione delle attività.

"È l’avvio di un processo volto a individuare la forma giuridica più adeguata a garantire servizi più rispondenti alle esigenze dei cittadini – spiega Angelica Sansavini, assessora comunale al Welfare –. La Zangheri rappresenta un’eccellenza grazie a un’offerta pluridimensionale: al suo interno, infatti, convivono la residenza per autosufficienti e spazi dedicati a chi necessita di assistenza. Verrà istituito un tavolo di confronto con le diverse realtà coinvolte e, come Comune, sosterremo questo percorso".

La casa di riposo di via Andrelini è una struttura che si estende su una superficie di circa 8mila metri quadrati e un grande parco. Attualmente ospita 330 anziani accuditi da un team di oltre 200 operatori. A guidare il ricovero è il presidente Patrizio Lostritto.

"Affrontare questo iter, partendo da un documento è positivo perché permette di approcciare questa situazione in modo concreto – commenta il segretario della Uil Forlì Enrico Imolesi insieme ai coordinatori della sezione pensionati, Angelo Rossi, e della Funzione pubblica Michele Bertaccini –. I presupposti essenziali di un buon progetto sono il miglioramento delle condizioni per gli ospiti e per i lavoratori". Il sindacato però solleva uno spunto di riflessione per le istituzioni: "É questa la migliore organizzazione per erogare servizi essenziali?".

Dal 2007 la Cgil proponeva di trasformare la Zangheri in Asp: "Il sindacato seguirà da vicino il percorso, con particolare attenzione alle ricadute su personale, utenti e territorio – dichiarano in una nota la segretaria Maria Giorgini, insieme ai referenti della Funzione pubblica, Mirko Masotti, e dei pensionati, Paolo Montalti –. La politica dovrebbe rivedere il progetto per offrire servizi migliori ai cittadini attraverso un sistema integrato. Inoltre, è importante sviluppare le prestazioni delle Asp affidati dai Comuni, garantendo la sostenibilità".

Valentina Paiano