ENRICO MAGNANI
Cronaca

"Ztl e coprifuoco soft: torniamo a respirare"

Tre le vie coinvolte dalla nuova pedonalizzazione, esercenti soddisfatti: "Ora il Comune allunghi il provvedimento fino alle 23"

Sabato scorso è partita la ‘Ztl serale’ per alcune vie di Forlì. L’iniziativa del Comune, pensata per incentivare il passeggio in centro storico, vuole aiutare i pubblici esercizi, colpiti dalle limitazioni del Covid, e interessa via Giorgio Regnoli (chiusa al traffico dalle 19 alle 22) e le vie Solferino e Dall’Aste (lo stop che parte un’ora prima, dalle 18). "Una lodevole iniziativa – dice il gestore del ristorante Al Duomo, Leonardo Filippelli –: c’è più spazio e si riescono a evitare gli assembramenti. Più posto c’è, meglio è per tutti". In attesa della tanto sospirata zona bianca, ci si consola "con una trentina di posti a tavola in più, dato che quelli all’interno, una ventina con i tavoli distanziati, al momento non si possono utilizzare". E l’esperimento è da pollice in su. "Il primo weekend è andato bene, soprattutto sabato sera e domenica a pranzo. Domenica sera invece a farla da padrona è stato l’asporto".

"In tutto il mondo il centro storico è pedonalizzato, anche se solo alla sera, ora finalmente anche Forlì lo è". Esulta Donato Capolupo, amministratore del Desco cocktail bar, in via Regnoli. "All’interno abbiamo pochi tavolini, tra l’altro inutilizzabili. Così ai 15 di prima, lungo il marciapiede, ne abbiamo aggiunti altri sei. Il primo weekend è andato benissimo, l’affluenza ha dato ragione all’iniziativa". Che, si augura Capolupo, "possa durare. Serve una Ztl che possa realmente aiutare i locali, perché noi ci troviamo nella maggior arteria che fa defluire il traffico dal centro. E, a differenza dei corsi Mazzini e della Repubblica, non abbiamo un bel porticato largo, ma un piccolo e stretto marciapiede". E i clienti? Contentissimi. "E’ una gioia per tutti, perché noi riusciamo a lavorare con più tranquillità e loro possono restare a sedere senza l’ansia di un’auto che sfreccia loro accanto. Ringraziamo l’amministrazione per la bella idea".

Qualche metro più avanti, idee gemelle anche per Sofia Farolfi, che gestisce con il marito Paolo Ferri&Menta. Un’idea che ha funzionato, "e molto. Perché i forlivesi sono diventati turisti della loro stessa città. Diciamo che è stata una bella ‘rivincita’ sul mare, meta abituale". Qualche problema c’è, è inevitabile, "come le macchine che tornano a sfrecciare velocissime appena togliamo le transenne", ma gli esercenti stanno facendo gioco di squadra "per tenere viva la via: stiamo pensando ad eventi, ma anche a tenere la strada pulita e bella, decorandola con fioriere e luci". Insomma, primo bilancio positivo "e risposta importante del pubblico. Ora bisogna strutturarla in maniera seria".

Che non sia un’idea passeggera è l’augurio anche di Andrea Lillo, titolare di Bracco in via Solferino: "Auspico una progressiva pedonalizzazione del centro, perché a prescindere dalla pandemia, è un’opportunità per il rilancio del cuore della città. Occorre un progetto che non coinvolga solo qualche via per qualche ora". La filosofia è molto semplice: "Dobbiamo essere un centro commerciale a cielo aperto. Certo, c’è molto da fare, ma è il momento della scommessa, del rilancio e del coraggio". Il primo weekend? Presto per dirlo. "La comunicazione è arrivata tardi – conclude Lillo –, e non siamo riusciti ad organizzarci in tempo. Ora speriamo il meteo ci assista, perché noi siamo pronti a partire da sabato".

Discorso analogo per il Moquette di via Dall’Aste. "Il primo lo abbiamo saltato – dice Alberto Ferrieri, titolare e gestore –, partiremo dal weekend che viene". Intanto esulta per l’iniziativa. "Idea molto bella, ma per noi ‘locali notturni’ un pochino limitante. Il coprifuoco è stato allungato alle 23, speriamo succeda la stessa cosa anche con l’ordinanza. Speravamo in qualcosina in più, noi lavoriamo soprattutto di notte. Ma le regole sono queste. Non resta che aspettare l’estate per tornare a creare quel bell’ambiente che c’era in strada fra i nostri clienti e quelli del LatoB, nostri ‘vicini di casa’". Attendendo, nel frattempo, il 21 giugno. Ultimo giorno di coprifuoco.

Enrico Magnani