SOFIA NARDI
Cultura e spettacoli

San Domenico Forlì, si apre la grande mostra: “In questi vent’anni abbiamo avuto un milione e 700mila visitatori”

‘Il ritratto dell’artista’ è ora visitabile. La Fondazione: “Siamo stati definiti ‘un miracolo italiano’, la qualità è rimasta sempre alta”

San Domenico Forlì, si apre la grande mostra: “In questi vent’anni abbiamo avuto un milione e 700mila visitatori”

Forlì, 23 febbraio 2025 – Nell’inquadratura della foto ‘selfie’ della nuova grande mostra ‘Il ritratto dell’artista’ – inaugurata ieri al San Domenico e visitabile a partire da oggi – non c’è spazio solo per la Fondazione Carisp, che le mostre le promuove da vent’anni, ma anche per l’intera città di Forlì che, grazie a quelle mostre, ha cambiato la sua storia. Per questo la presentazione, ieri pomeriggio in un teatro Diego Fabbri gremito, è stata anche un momento di riflessione condivisa.

Da sinistra: il prefetto Rinaldo Argentieri, il governatore Michele de Pascale, il presidente della Fondazione Maurizio Gardini, il direttore delle grandi mostre Gianfranco Brunelli, il ministro Alessandro Giuli, il sindaco Gian Luca Zattini e l’assessora regionale Gessica Allegni
Da sinistra: il prefetto Rinaldo Argentieri, il governatore Michele de Pascale, il presidente della Fondazione Maurizio Gardini, il direttore delle grandi mostre Gianfranco Brunelli, il ministro Alessandro Giuli, il sindaco Gian Luca Zattini e l’assessora regionale Gessica Allegni

A dare l’avvio è stato Maurizio Gardini, presidente della Fondazione: “Dieci anni fa, per il decennale delle grandi mostre, era ancora con noi il professor Paolucci, il quale definì Forlì ‘un miracolo italiano’. E aggiunse: ‘certo, produrre mostre sempre innovative a cadenza annuale non sarà impresa facile’. Bene, oggi posso dire che ci siamo riusciti, anche grazie ai tanti che hanno creduto che anche in una città di provincia si potesse fare molto. In questi vent’anni hanno visitato la mostra un milione e 700mila persone. Confidiamo che quest’anno possa essere in linea con i precedenti. Noi andiamo avanti. Il nostro faro è la coscienza di essere un soggetto organizzatore delle libertà sociali, con l’obiettivo della crescita della comunità sotto ogni profilo”.

L'interno del museo civico San Domenico
L'interno del museo civico San Domenico

“La grande mostra ha cambiato la città – ha voluto sottolineare il sindaco Gian Luca Zattini –. Ora la cultura è al centro, grazie anche alle grandi mostre, sempre uniche e irripetibili”. Ha tenuto a sottolineare il grande lavoro della Fondazione, il governatore della Regione Michele De Pascale: “Al centro di un progetto come questo c’è l’impegno della Fondazione che ha fatto una scelta strategica. Le amministrazioni, ormai da anni, vivono grandi difficoltà nel reperire fondi e avere chi è pronto a buttarsi in progetti pluriennali è una ricchezza non scontata. Forlì è la prova che la cultura è uno dei pochi strumenti davvero in grado di cambiare il corso delle cose”.

All'inaugurazione anche il ministro della cultura Alessandro Giuli
All'inaugurazione anche il ministro della cultura Alessandro Giuli

La spiegazione della mostra è stata lasciata a una delle curatrici, Cristina Acidini, e al direttore Gianfranco Brunelli, mentre il ministro alla cultura Alessandro Giuli ha voluto raccontare le sue impressioni dopo la visita in anteprima: “Se vi dovessi dire tutto quello che ho provato durante la visione della mostra uscireste da qui davvero tardi – scherza –. Voglio confidarvi, però, un piacere particolare: ho avi romagnoli e tornando a Forlì ho incontrato quel lessico familiare che si incontra quando si torna a casa, sapendo che oggi questa è la casa della cultura”. Il ministro continua: “Il percorso espositivo è originale e l’allestimento di altissima qualità. La mostra suggella un percorso ventennale che vede una sintesi tra buona amministrazione e creatività, un viaggio nella storia dell’arte attraverso il tema dell’identità umana, nei suoi aspetti psicologici, sacrali e sociali. In questa mostra Forlì dipinge se stessa come città ben amministrata, con un buon dialogo tra pubblico e privato e una comunità che merita almeno altre venti mostre di questo livello”.

L’esposizione è visitabile da oggi in orario 9.30-20, la biglietteria chiude un’ora prima.