Forlì, 17 marzo 2010 - La notizia cade come un macigno per il comparto metalmeccanico forlivese, già gravemente colpito dalla crisi economica. L’Electrolux, la multinazionale degli elettrodomestici, ha presentato un programma che prevede la riduzione di un terzo dei lavoratori, con un taglio netto di circa trecento posti nello stabilimento di viale Bologna, la piu’ grande fabbrica forlivese.

Attualmente vi lavorano circa 1.100 lavoratori (1.012 operai e 70 impiegati), ma è intenzione della proprietà ridurre questo numero a ottocento. Come è già capitato in altre città anche vicine (come a Faenza con l’Omsa), si apre per Forlì il suo momento più critico per la crisi economica. L’aspetto positivo è che lo stabilimento non chiude, anzi verrà potenziato con nuove produzioni piu’ all’avanguardia, ma solo dopo la “cura dimagrante”.

Spiega Michele Bulgarelli, segretario della Fiom-Cgil di Forlì, di ritorno da Mestre, dove questo pomeriggio si è tenuto l’incontro di gruppo sul settore cottura del colosso degli elettrodomestici: “L’Electrolux prevede che si manterranno stabili gli attuali livelli di produzione, per questo ritiene che le attuali 60 giornate di cassa integrazione si trasformeranno in esuberi strutturali”.

Questo significa circa un terzo in meno dei lavoratori, mentre per tutti gli altri scatteranno riduzioni di stipendio (sarà abolito un turno di lavoro) e si richiederanno miglioramenti in termini di tempi di produzione.

Di fatto si passerà a produrre 1,5 milioni di pezzi contro i due milioni precedenti. Quella di Forlì è la stessa sorte che hanno subito tutti gli altri stabilimenti Electrolux (Susegana e Porcia nel Triveneto, mentre Firenze è stato chiuso del tutto). Dopo il ridimensionamento, la multinazionale intende portare a Forlì la produzione dei moderni forni da incasso ad alta cavità e paradossalmente aumenterà il margine operativo di profitto per la fabbrica forlivese: da 9 a 10 milioni di euro di Mol. “L’Electrolux vuole uno stabilimento più piccolo”, sintetizza Bulgarelli.

Ma gli operai sono già pronti a dare battaglia: “Non accetteremo che si faccia pagare i lavoratori, in termini di esuberi, solo per fare piu’ profitti”, ancora Bulgarelli. Questa mattina si tiene già la prima assemblea con i dipendenti dell’Electrolux-Zanussi di viale Bologna.