Caro bollette Forlì, in comune due ore in meno di riscaldamento

Con l’attivazione degli impianti, in municipio il via al piano di risparmio: accensione alle 7,30 e non alle 7, spegnimento anticipato alle 16.30

Il piano sui consumi energetici vale per il complesso del municipio e le sedi distaccate

Il piano sui consumi energetici vale per il complesso del municipio e le sedi distaccate

Forlì, 10 novembre 2022 - Meglio risparmiare o stare al calduccio? Di certo, da martedì è possibile accendere il riscaldamento. La data, alla fine, è stata quella prevista dalla legge che pone Forlì e Forlimpopoli in una fascia più ‘calda’ rispetto ai comuni confinanti. "Ipotizzavamo di posticiparla – spiega l’assessore al bilancio Vittorio Cicognani – , come avevano fatto Cesena e Ravenna rispetto alla data del 1° novembre. Nella scorsa settimana, però, la temperatura è calata. E così abbiamo lasciato l’8 novembre come inizio". Nelle scuole, già lunedì 7 novembre i termosifoni si sono scaldati per tre ore: dalle 8 alle 11. Tale fascia oraria sarà mantenuta fissa, per il momento.

È questa la prima riduzione rispetto allo standard: in epoca pre – crisi energetica il riscaldamento funzionava fino alla chiusura della scuola. Lunedì, a tal proposito, l’assessore all’istruzione Paola Casara ha incontrato presidi e dirigenti: alcune scuole si sono organizzate (talvolta fin da settembre) per risparmiare, ma l’indicazione generale è stata quella di evitare stravolgimenti dell’attività didattica ad anno in corso. Il Comune ha varato del resto un altro piano di risparmio sui propri uffici: vale per il Municipio come per tutte le sedi distaccate dell’ente (alcuni esempi: i servizi sociali in via Cobelli o palazzo Romagnoli in via Albicini). "Stimiamo di risparmiare il 10% dei consumi di gas. Purtroppo non si può prevedere l’impatto economico, legato ai costi dell’energia". Così come, evidentemente, non si possono fare tagli eccessivi sui servizi che riguardano minori, dalle scuole alle palestre.

Riscaldamento in Comune: quando è accesso

Già da martedì, il riscaldamento in Comune viene acceso alle 7.30 (anziché alle 7) e spento alle 16.30, anziché alle 18 quando termina la giornata lavorativa. Evitata un’ulteriore misura, quella di bloccare l’acqua calda nei rubinetti: "I risparmi sarebbero stati davvero minimi. Come si dice, più la fatica dell’interventi che il gusto del risparmio". Ma si lavorerà al freddo? "Ma no, questo vogliamo evitarlo. Premessa: guardiamo le temperature, sono ancora superiori alle medie del periodo. Però si sono abbassate e non ci eravamo abitua ti: i primi giorni di freddo sono quelli che si soffrono di più".

In effetti ancora martedì 1° novembre Forlì ha registrato una temperatura massima di 24,1 gradi, la seconda più alta in città negli ultimi trent’anni. Si potrebbe, anzi, avere una riduzione maggiore: "Nei giorni in cui i dipendenti non rientrano, si potrebbe anticipare ancora lo spegnimento. Vediamo come va. Il municipio è molto grande e c’è differenza tra gli uffici affacciati su piazza Saffi, illuminati dal sole per tutta la mattina, e quelli lato via delle Torri".

A proposito di luce: non sono previsti spegnimenti della pubblica illuminazione. "Del resto quasi il 75% dei lampioni è già a led. I lavori di efficientamento energetico era già in corso prima della crisi attuale".