Forlì, 18 settembre 2013 - ALBERTO Bellini, assessore comunale all’Ambiente di Forlì e professore universitario: 1.200 ‘amici’. Ma con un solo clic, l’altra sera ha detto basta. Addio a Facebook per sempre. Perché la tecnologia può essere pericolosa. Non solo per i ragazzini, come dimostrano i recenti e preoccupanti casi di ‘bullismo virtuale’, ma anche per gli adulti.

E le dinamiche della comunicazione sui social network, tra un ‘tag’ e l’altro, sono ancora più complicate se dall’altra parte dello schermo di un pc, di un tablet o di un telefonino, c’è un amministratore: sindaco, vicesindaco o assessore che sia. Roberto Balzani, ad esempio, ha scelto la formula della pagina riservata ai cosiddetti ‘personaggi pubblici’, gestita insieme al suo staff e seguita da ben 8.202 persone.

E quando sei un personaggio pubblico, il dibattito — su temi istituzionali e non — s’accende ancora più facilmente. Travalicare il confine è un attimo e spesso volano offese e ingiurie. Certo gli amici indesiderati si possono ‘rimuovere’, i post scomodi si possono ‘bannare’ e segnalare come ‘spam’. Sì, ma allora dove sta la libertà di parola? Prima di schiacciare quel bottone, l’assessore Bellini s’è posto questi interrogativi e molti altri, ma alla fine ha deciso: "Buona navigazione a tutti — il suo ultimo post —. Ci vediamo nel mondo reale".

Serena D'Urbano