Forlì, 31 marzo 2012 - RESTERÀ deluso chi si aspettava, domenica, nella partita interna contro Brescia, lo scontro tra i due protagonisti della salvezza della scorsa stagione, la sfida tra Leemire Goldwire e Mike Nardi: infatti, il playmaker italoamericano di Forlì non sarà della contesa.

Questo è solo l’ultimo episodio di una stagione che, per la Fulgorlibertas e in particolare per Nardi, pare non riuscire a prendere la giusta piega. Infatti, per il play ex Milano e Pavia, la partita di Jesi ha riportato a galla il problema al tendine d’Achille, che si sperava superato. E invece è molto infiammato. L’obiettivo dello staff, riguardo alle sue condizioni, è chiaro: riposo assoluto per le prossima settimana e approfittare della pausa pasquale per valutare la situazione con più calma. In realtà, non regna l’ottimismo dato che, in questo momento, si stanno valutando tutte le alternative, intervento compreso.

L’ULTIMA goccia, in una stagione complicatissima per Mike Nardi che, ancora una volta resterà fuori dai giochi: come è successo nel precampionato, quando Mike arrivò, in accordo con la società, dopo un paio di settimane di ritiro e qualche amichevole; ma, soprattutto, per i quattro mesi, spesi per recuperare l’infortunio patito contro Bologna il 30 ottobre. Nardi torna a Forlì dagli States, dove è tornato per curarsi, solo il 17 febbraio; nel seguente match contro Veroli non entra in campo, mentre la settimana seguente giocherà ben 32 minuti, finendo in debito di ossigeno, nella sconfitta contro Piacenza, così come accadrà contro Barcellona nel turno successivo appena cinque giorni dopo. Una forma in crescita, apparentemente: con 9 giorni di riposo, Mike gioca bene a Sant’Antimo. Poi il crac di Jesi, quando Nardi, dopo il quinto fallo, esce dolorante con il ghiaccio sulla caviglia. Sulle prime non ci si dà troppo peso, visto anche il finale del match, ma la situazione non migliora: gli esami evidenziano l’infiammazione, con il bisogno di un nuovo stop: rischiosissimo giocare in queste condizioni.

IL PROBLEMA vero è che, ora, la Fulgorlibertas non ha più tesseramenti da spendere, quindi si trova nel bisogno di fare con quel che si ha: il problema è che, senza Nardi e senza Freeman (spesso usato, nei mesi dell’infortunio a Nardi, come portatore di palla), la Marco Polo si trova ad avere quattro pivot di ruolo e solo Borsato in grado di impostare un’azione, con il solo Basile, classe 1995, a poter fungere da alternativa. Se ne riparla (forse) il 15 aprile, a Brindisi. Mike è l’unico in questa squadra che per qualità tecniche e leadership può giocare da playmaker e, la sua assenza non fa altro che mettere accentuare le difficoltà e l’assenza di alternative in quel ruolo; il tutto in un momento cruciale per la stagione dei biancorossi.
 

di Valerio Rustignoli