MARCO LOMBARDI
Sport

Forlì, avvio horror. E Protti ci mette la faccia: "La squadra l’ho fatta io e così non va"

Il diesse molto deluso dopo il secondo ko, la batosta con la sua ex Sammaurese: "Stavolta nessun alibi, serve ben altra ‘fame’"

Forlì, avvio horror. E Protti ci mette la faccia: "La squadra l’ho fatta io e così non va"
Forlì, avvio horror. E Protti ci mette la faccia: "La squadra l’ho fatta io e così non va"

"Chi è pronto ad ‘attaccare’?". Cristiano Protti ci mette la faccia e non si sottrae al confronto con la stampa, cui lancia il guanto di sfida dopo il tracollo 0-3 del Forlì nel derby con la Sammaurese, di cui è stato a lungo patron. Nessuno però ha voglia di infierire, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. "Difficile spiegare le ragioni di una simile debacle – afferma il ds biancorosso nel mentre aggiusta il ‘gelato’ tradendo un certo nervosismo –, purtroppo dobbiamo essere realisti: dopo la partita di Castel Maggiore contro il Progresso, giocata a basso ritmo, avevamo dato la colpa all’approccio e poi al caldo, ma stavolta abbiamo giocato in notturna... Credo che di alibi ne abbiamo pochi. La responsabilità di queste due sconfitte consecutive, ovviamente, è tutta mia perché la squadra l’ho costruita io. E ne sono rammaricato. Tanto".

La ‘gioiosa macchina da guerra’ biancorossa si è dissolta al cospetto di una squadra ben disposta in campo, organizzata e garibaldina, che le ha impartito una durissima lezione. "Se a San Mauro non hai quella determinazione lì, poi diventa difficile disputare campionati importanti. Come sempre fatto", rivendica Protti. Che aggiunge: "La Sammaurese me l’aspettavo proprio così, ovvero grintosa, tignosa e organizzata. Al contempo, però, pensavo che il tasso tecnico della nostra squadra potesse riuscire a metterli più in difficoltà". E invece "è la seconda partita di fila in cui andiamo più piano degli avversari; se una volta può capitare, due fanno pensare. Loro – insiste – correvano molto più forte di noi, arrivavano sempre per primi sui palloni e ci hanno messo in difficoltà sugli esterni. Noi quando recuperavamo palla e ripartivamo non avevamo la stessa pericolosità; li abbiamo impensieriti solo su qualche palla inattiva, calcio d’angolo o punizione laterale. Abbiamo faticato tanto".

A chi agita l’argomento della preparazione atletica, Protti replica: "Nello staff tecnico ci sono elementi molto professionali sotto questo aspetto, quindi qualche domanda se la faranno anche loro... Fisicamente siamo in difficoltà, è sotto gli occhi di tutti. Nel calcio moderno non puoi permetterti di andare piano". Quanto al rigore fallito, "non dobbiamo attaccarci a questo, qui serve essere più squadra e avere una ‘fame’ diversa", anche perché "capita di sbagliare dal dischetto, ma se poi incassi altri due gol significa che c’è qualcosa che non va. Quindi occorre intervenire quanto prima per risolvere i problemi".

Inevitabile chiedere conto della posizione di mister Martini, che non appare più così saldo in sella: "Credo sia prematuro mettere in discussione l’allenatore dopo due partite, ma c’è una società che farà le sue valutazioni. È chiaro che dobbiamo darci una svegliata". Insomma, fiducia a tempo. Mentre in ordine alla competitività della squadra allestita, il diesse chiosa: "Quando si prendono 5 gol in due partite, ti vengono dei dubbi".

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