Forlì-Cremona, vittoria col ‘giallo’ che fece imbufalire coach Trinchieri

L’ultimo precedente casalingo risale ai playoff di B del 2006. Coi rivali c’era l’attuale allenatore del Bayern

Forlì-Cremona, vittoria col ‘giallo’  che fece imbufalire coach Trinchieri

Forlì-Cremona, vittoria col ‘giallo’ che fece imbufalire coach Trinchieri

di Marco Bilancioni

Appena sei precedenti, tre vittorie per parte. Pochi, ma incredibilmente pepati: Forlì e Cremona si sono sfidate solo nelle primavere del 2005 e del 2006. Si ritrovano domenica e pare un segno del destino: sempre alta la posta in palio, all’epoca erano partite di playoff, stavolta è l’esordio della seconda fase. Forlì era la FulgorLibertas; a Cremona la società è la stessa, giocava già nel capoluogo ma manteneva il nome e la sede a Soresina. Rispetto ai lombardi, Forlì ci ha messo sei anni in più a lasciare la vecchia B1: tanto che nel frattempo Cremona era volata in A, dove è rimasta fino al 2022, vincendo anche la Coppa Italia nel 2019. Il destino le rimette di fronte tra pochi giorni.

Vero, percorsi diversi in questi decenni. Ma anche grandissimo equilibrio quando si affrontarono: per dire, in quelle due semifinali nessuno vinse mai in trasferta. Nel 2005 la VemSistemi di coach Gigi Garelli difese il fattore campo nelle gare1 e 3 (93-83 e 84-74), qualificandosi così per la finale (poi rocambolescamente persa contro Casale Monferrato). Nel 2006 idem a parti invertite, con Soresina che poi fu promossa. In così poche uscite, Forlì e Cremona hanno fatto in tempo anche a regalare agli annali una partita memorabile: mercoledì 18 maggio 2006, gara2 al Villa Romiti. Sono passati 6.436 giorni. Nella sua ultima volta dalle nostre parti, Cremona ha creduto di vincere: ma solo per un attimo.

Forlì, dopo la finale 2005, aveva puntellato il roster con acquisti di alto livello: in regia Alessandro Davolio, sotto canestro Damiano Brigo, la stella era il confermato Simone Pierich (poi anche alla Pallacanestro 2.015 nel 201617). Garelli andò in A2 a Sassari, in panchina arrivarono prima Massimo Bernardi poi Piero Millina. Viene da sorridere pensando ai due rivali di quella serie: oggi Millina allena le giovanili di San Marino, mentre l’allora giovane Andrea Trinchieri disputa l’Eurolega col Bayern Monaco. Tra luminoso passato e brillante futuro, quella Cremona contava su altri nomi importanti: la vecchia gloria dell’Olimpia Milano Flavio Portaluppi, tiratore mortifero, e l’ala Massimo Farioli, talismano delle promozioni dalla B, poi alla FulgorLibertas nella stagione 200910, quella che fu poi ripescata in A2.

Gara1 fu appannaggio di Cremona (77-62) e anche gara2 sembrava non avere storia: una schiacciata sulla linea di fondo di Cazzaniga sigillò il +15 dopo 15’. Il Carlino conteggiò in 1500 gli spettatori di quella serata: tanti per il vecchio Villa Romiti, pochi se rivisti oggi. E chissà quanti conservano memoria di ciò che accadde dopo: a guidare la rimonta fu soprattutto il play Francesco Guarino, che a un certo punto segnò due bombe consecutive, una delle quali col fallo, per il pareggio a quota 68. Il tifo forlivese si incendiò, ne venne fuori un finale punto a punto, nel quale i biancorossi si riportarono avanti 75-72 con Pierich.

Sul 75-74 Portaluppi prese da tre il tiro della vittoria, lo sbagliò, ma a rimbalzo arrivò Riccardo Perego per il tap-in. Occorreva essere faziosi per non ammettere che, beh, sì, il tocco a rimbalzo era avvenuto prima della sirena, benché appena un istante. Il giorno dopo lo ammisero con pudore ("sembrava buono") i giocatori stessi. Gli arbitri, decisissimi, annullarono e confermarono la decisione anche dopo un confronto col tavolo (uno dei fischietti era Mauro Moretti, oggi capo-terna in A2: ha diretto Forlì l’ultima volta contro Ferrara). Roba da istant-replay, la versione cestistica del Var, fantascientifico però per quei tempi. Coach Trinchieri, la cui vis polemica avrebbe avuto in seguito ben altra notorietà, si precipitò in campo urlando. "Siamo incazzati", concesse poi ai taccuini. Gara3 fu un 89-62 senza storia che lanciò Cremona verso la serie A. La rivalità sta per ricominciare.