
La corsa della Pallacanestro 2.015 in Supercoppa si è chiusa all’Agsm Forum di Verona. Un ko che ha privato i biancorossi dell’opportunità di cimentarsi alla Final Four di Montecatini (si gioca domani e domenica), ma che non ha certamente ‘rovinato’ la bontà del precampionato sin qui disputato dall’Unieuro. Il gruppo forlivese è rinnovato, la giusta amalgama è fisiologicamente ancora da trovare. Al tempo stesso, queste prime uscite stagionali hanno già mostrato come l’Unieuro non abbia in alcun modo perso il carattere con cui Cinciarini e compagni hanno compiuto la cavalcata sino alla finale promozione pochi mesi fa.
Cambiano (parzialmente) gli interpreti, non lo spirito: è questo il tratto comune con l’ultimo campionato che certamente farà già sorridere Antimo Martino. Emblematico, in tal senso, il frizzante rientro in partita martedì sera a Verona. Sotto di 15 lunghezze a meno di 5’ dal termine, Forlì ha rialzato la testa riportandosi avanti con un break di 18-2 a proprio favore. Sintomo di un gruppo già piuttosto solido dopo un solo mese di lavoro collettivo.
Tra le armi principali a propria disposizione che l’Unieuro ha già mostrato di saper sfruttare c’è indubbiamente il tiro dalla lunga distanza. È stata una peculiarità della squadra dello scorso anno (al top in categoria per le percentuali dall’arco), che sarà altrettanto preziosa anche nei prossimi mesi. Nel parziale dell’ultima frazione contro Verona, ad esempio, ben 12 punti sono stati realizzati con le bombe: due di Valentini e una a testa per Cinciarini e Pollone. Non è dunque un caso se i biancorossi hanno chiuso il quarto di finale di Supercoppa con un ottimo 50% di realizzazione, a fronte di ben 24 triple tentate. Fondamentale importante anche nell’esordio di Chiusi (41%), mentre le percentuali sono state un po’ più ballerine nel derby con Rimini (26%). In totale nelle tre gare ufficiali 26 su 65, per un molto promettente 40%.
Subito piuttosto performante, in particolare, il reparto esterni. Se capitan Cinciarini deve trovare la mira dei giorni migliori (416 complessivo in tre partite), l’ultimo arrivato, Kadeem Allen, è parso subito a proprio agio. Certo, la condizione non è ancora al top, ma ha comunque dimostrato di saperci fare anche dalla lunga distanza. Predilige il tiro in avvicinamento, ma dai tre punti, in Supercoppa, ha ‘inchiostrato’ un buonissimo 56 tra Verona e Rimini, con un perfetto 33 proprio nel derby.
In ritmo anche Fabio Valentini. 37 dalla lunga distanza nelle prime due uscite, quindi a Verona ha chiuso con un rotondo 71% di realizzazione (frutto di un 57) e bombe pesanti nei momenti clou della partita. Solo in due occasioni, lo scorso anno, aveva segnato cinque triple in un singolo match.
Il reparto lunghi, invece, dovrà trovare alternative per sopperire alla partenza di Nathan Adrian, autentico ‘cecchino’ lo scorso anno. In attesa del rientro di Xavier Johnson per la prima di campionato – che, pur non essendo tiratore, qualche soluzione può comunque offrirla –, Forlì ha potuto toccare con mano un Todor Radonjic subito ‘in palla’. All’ombra dell’Arena ha chiuso in doppia cifra, con ben 15 punti all’attivo e un bel 23 dalla lunga distanza. Anche nei due precedenti impegni si era fatto apprezzare dall’arco: 24 a Chiusi e 14 con Rimini. Una risorsa in più da sfruttare, per l’Unieuro, non solo in termini di energia ed intensità.
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