Forlì-Udine, il derby di Pierich "Sarò anch’io in un Palafiera caldo"

Goriziano ed ex biancorosso, vive in città e sente la rivalità coi friulani. Venerdì semifinale al via

di Gianni Bonali

Goriziano di nascita ma forlivese d’adozione ed ex giocatore biancorosso (alla FulgorLibertas dal 2003 al 2006, alla Pallacanestro 2.015 nel 201617): venerdì Simone Pierich, 41 anni, assisterà al Palafiera a quello che per lui, contro Udine, è come un derby. Ritiratosi nel 2021, è attualmente team manager di Trento in A1, un ruolo che lo ha portato nel basket di alto livello.

Pierich, lei è stato un ex giocatore di Forlì e vive in città con la sua famiglia. Innanzitutto, come ha vissuto la drammatica situazione dell’alluvione?

"Forlì è casa mia, vivo e lavoro qui con mia moglie Letizia, ex cestista e ora insegnante e con i miei figli Victoria, 17enne che gioca nell’Aics basket allenata da Rod Griffin, e Martin, 14 anni che ha scelto invece il calcio e milita nella Pianta. Tornando da Trento, ho visto una città ferita: ma mi auguro possa riprendersi presto da una situazione difficile".

Venerdì sera il calendario dei playoff propone gara1 di semifinale contro Udine al Palafiera. Cosa pensa delle due squadre, roster e società?

"Innanzitutto sarò in tribuna con la mia famiglia al palasport a tifare per Forlì".

Suo padre Elvio è stato storico capitano di Gorizia e della Reyer negli anni Settanta. Nel nord-est la rivalità con Udine si sente?

"Eccome. Ma anche i tifosi forlivesi sono caldi e sapranno supportare al meglio la squadra, nonostante i problemi e le difficoltà causati dall’alluvione".

Tanti volontari del Friuli Venezia Giulia sono in città proprio per dare una mano.

"Anche grazie a loro, è positivo che si possa giocare regolarmente e mi auguro che almeno per due ore gli appassionati possano vivere un momento di divertimento".

Che ne pensa dell’Unieuro?

"È una compagine solida, costruita bene, senza grandi individualità. Ma sono un gruppo unito, tosto, con un coach come Martino sempre sul pezzo. Udine ha tante individualità che possono risolvere il match, ma durante la stagione hanno avuto problemi nello spogliatoio, poi risolti. Penso che la solidità di Forlì possa essere un fattore decisivo per indirizzare la serie".

Due giocatori di Forlì e Udine che considera importanti e che ha apprezzato durante la stagione in corso.

"Per Udine penso a Diego Monaldi che è stato decisivo in gara5 con Cividale e ad Alessandro Gentile che per l’A2 è un giocatore fuori categoria. Per quanto riguarda Forlì dico Luca Pollone che è stato mio compagno di stanza a Biella: un ragazzo che sta sul parquet tanti minuti e che dimostra sempre il suo valore. Poi il talento di Fabio Valentini per cui il basket è una passione di famiglia. Potrei dire anche Penna e i due americani… la vera forza di Forlì è il gruppo".

In chiusura, parliamo anche della sua attività di formatore con la Basketball stars camp che si occupa di pallacanestro a 360 gradi.

"Organizziamo camp estivi di basket a Forlì, in Italia, Stati Uniti e Spagna, sia per gli atleti che per allenatori e istruttori. Partiamo il prossimo 12 giugno a Roncadello con divertimento, giochi, tecnica e fondamentali per ragazzi e ragazze: un’occasione anche per fare nuove amicizie".

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