Gara1, coach Martino può sorridere "Non bella, ma dedicata ai tifosi"

Il tecnico: "Avanti fino alla fine con questa generosità. Abbiamo contrastato il loro talento"

"Abbiamo vinto una partita non bella, ma proviamo una grande soddisfazione perché abbiamo regalato ai nostri tifosi e alla città due ore di svago e divertimento in una situazione ambientale difficile". Il primo pensiero di coach Antimo Martino va a una Forlì ferita dall’alluvione, ma in grado di lottare per rinascere.

Gli oltre 3.500 appassionati presenti sulle tribune del Palafiera festeggiano a fine partita i giocatori: hanno trascinato Cinciarini e compagni alla vittoria in un match equilibrato "in cui abbiamo tirato da tre punti con la percentuale del 9%, un dato che non ci appartiene – spiega Martino – e potevamo fare meglio anche in altre situazioni, come per esempio nelle scelte di tiro. Ma in fase difensiva siamo stati solidi, abbiamo messo il corpo e siamo riusciti a contrastare il talento individuale dei giocatori di Udine, soprattutto in fase offensiva. Ma è l’aspetto mentale il fattore decisivo in gare di questo tipo e fino alla fine della serie dovremo essere bravi a continuare a giocare con questa generosità. Proveremo a dare tutto come abbiamo fatto sempre in campionato in tutti questi incontri, mettendoci il cuore e la voglia".

Poi il discorso vira su Vincent Sanford rientrato da un infortunio muscolare proprio in gara1 contro Udine e rimasto sul parquet per quasi 18 minuti. "È stato molto bravo, soprattutto nel terzo quarto in cui è stato incisivo, ma l’importante era farlo rientrare gradualmente".

Per quel che riguarda Udine coach Carlo Finetti manda "un abbraccio e un saluto all’Emilia-Romagna" e indossa una t-shirt che spinge a fare una donazione a favore degli alluvionati. "Siamo arrivati vicini alla vittoria – afferma – e la partita è stata equilibrata fino alla fine. Non possiamo concedere 50 rimbalzi a Forlì, ma sono fiducioso per gara2. Nell’azione con fallo fischiato su Luca Pollone la decisione è dubbia, anche perché l’arbitro era lontano e io vicino e mi sembra di aver valutato meglio la situazione. Una partita, comunque, decisa da un episodio".

Gianni Bonali