Forlì si prepara al Giro nel nome di Baldini. Il sindaco: "Si passi da viale della Libertà"

L’annuncio della Regione: "Si lavora per il 2024". Zattini coglie l’occasione e tenta di promuovere i luoghi candidabili all’Unesco

Presentazione del libro su Ercole Baldini

Presentazione del libro su Ercole Baldini

Forlì, 28 gennaio 2023 – Andrea Corsini, assessore regionale al turismo, nel corso della serata di presentazione del libro su Ercole Baldini, ha preso il microfono sorprendendo il pubblico che gremiva il salone comunale. "La Regione Emilia-Romagna ha presentato una richiesta alla Gazzetta dello Sport e Rcs Sport, organizzatore del Giro d’Italia – ha spiegato scandendo le parole – per avere una tappa nell’edizione del 2024 con arrivo a Forlì, dedicata a Ercole Baldini". La platea ha applaudito e forse il ‘Treno di Forlì’ ha sorriso compiaciuto pedalando in cielo. Era il primo evento dopo la morte il 1° dicembre e quello che è emerso diventa così il primo grande omaggio al campione scomparso.

C’erano state polemiche dopo l’annuncio dell’arrivo del Tour de France in Romagna nel 2024: la più importante e prestigiosa corsa a tappe del mondo, per la prima volta in Italia, avrà ricadute importanti che riguarderanno – nel Forlivese – Premilcuore, Galeata e Santa Sofia, ma il capoluogo, la città di Baldini, era stata esclusa.

Adesso invece si configura un doppio appuntamento: a maggio dell’anno prossimo il Giro in città, in luglio il Tour sull’Appennino. Come sfruttare l’evento? Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, presente giovedì sera nel salone, ci pensa già: "L’annuncio dell’assessore Corsini rende onore alla memoria di Ercole Baldini e al valore delle sue imprese. Sposiamo senza riserve il progetto di dedicare una tappa di arrivo del Giro d’Italia 2024 al ‘Treno di Forlì’ e siamo a completa disposizione, fin da subito, per portare avanti con la Regione e la famiglia Baldini la richiesta a Rcs Sport, organizzatore della corsa a tappe".

Il Comune di Forlì è disponibile, inoltre, a organizzare una grande festa in piazza Saffi in ricordo di un campione che ha infiammato le folle con le sue vittorie. "Ci farebbe piacere – prosegue Zattini – che i professionisti in arrivo in città per gareggiare e ricordare sulle due ruote il mito di Baldini, percorressero alcune delle strade più belle e simboliche della città, come viale della Libertà e piazzale della Vittoria. Anche per conferire una rilevanza storica e strategica a una tappa che si preannuncia unica e emozionante non solo per Forlì, ma per chiunque ami lo sport e il grande ciclismo professionistico".

Da notare che Forlì sta cercando di candidare l’architettura razionalista, di cui il viale è lo scrigno, a patrimonio Unesco. Vicino c’è la stazione che qualcuno vorrebbe intitolare proprio a Baldini.

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Il Giro a Forlì

Il Giro è arrivato a Forlì già nove volte: nel 1960 e nel 1977 il traguardo era proprio in viale della Libertà. Sessantatrè anni fa proprio Ercole Baldini tentò di vincere, ma si impose Rik Van Looy; nel 1977 ci riuscì Freddy Maertens. Negli anni più recenti sprint in corso della Repubblica (2006) e viale Vittorio Veneto (2015). Quell’anno, piazza Saffi fu anche sede della partenza l’indomani, come accadde anche nel 2017.

Fa eco al sindaco Davide Cassani, romagnolo e presidente Apt Emilia-Romagna, ex ciclista su strada, ex commissario tecnico della nazionale italiana e commentatore televisivo, che rimarca "come sarebbe veramente importante che il Giro d’Italia, vinto da Ercole Baldini e da Arnaldo Pambianco, rendesse omaggio e ricordasse questi due campioni che hanno onorato lo sport nazionale e internazionale". Potrebbe essere in effetti una doppia occasione: Baldini vinse nel 1958, il bertinorese Pambianco nel 1961.

Magari potrebbe essere una tappa a cronometro, di cui Baldini era uno specialista, in un circuito fra le bellezze storiche della città e le verdi colline del forlivese. E poi magari – perché no? – pensare a una ritrovata edizione della gara contro il tempo Tendicollo Universal che vide tanti appassionati tifare per Baldini che correva sulle strade di casa, vedendo da vicino un campione come Anquetil, indimenticato fuoriclasse francese, avversario ma amico fraterno di Ercole. Del resto giovedì sera è stato annunciato che si tornerà a disputare il Trofeo Baracchi, storica gara a cronometro a coppie, nel prossimo mese di ottobre. E se fosse anche questo un’occasione per celebrare ancora una volta – magari a Forlì – il nostro Ercole Baldini?