Ha vinto anche il Palafiera Si riparte da ‘Romagna Mia’

‘Romagna Mia’ è la canzone che sgorga dal petto dopo le grandi vittorie. E infatti alla fine il Palafiera ha concesso il bis. Ma stavolta tutti l’hanno intonata prima. Ed è parso a un volume addirittura superiore. Non un caso: la prima vittoria è stata giocare questa partita dopo tutto quello che è successo. Ancora di più, sul proprio campo. E l’inno composto da Secondo Casadei è girato per settimane sulle labbra dei volontari, fino a unire singoli cittadini, forlivesi o venuti da fuori, fino ai soccorritori professionisti.

L’esterno è tutto un divieto: via Punta di Ferro chiusa, cartelli per le tifoserie nel piazzale dell’ipermercato, transenne, mezzi delle forze dell’ordine parcheggiati non lontano dagli ingressi. Altra situazione anomala: il sindaco Gian Luca Zattini, al debutto, lancia un messaggio di ripartenza. Il colpo d’occhio è tutto rosso, fino alle camicie azzurre della Protezione civile. Vero, la partita distrae dalla catastrofe. Ma resta una partita diversa da ogni altra.

La squadra approccia l’inizio con l’elettricità delle grandi occasioni, poi cala, poi torna avanti e alla fine resiste all’ultimo assalto dei rivali. È un grande evento, misurabile anche dal numero di situazioni in cui la torcida stuzzica, a turno, Briscoe e Terry. È una vittoria di sofferenza, la più adatta a raccontare il momento che i forlivesi stanno vivendo. Nell’ultimo quarto pare di muoversi nel fango, ma l’Unieuro ‘ten bota’ – per citare un altro slogan dell’emergenza –, i ragazzi di coach Martino l’hanno dimostrato più volte e non potevano mancare nel momento più importante.

"I tuoi figli non molleranno mai", è lo striscione rivolto alla Romagna. Poi un "grazie" anche ai "nemici a noi vicini". Nella Protezione civile ci sono molti friulani. Ma in un Palafiera così non avrebbe meritato un epilogo diverso.

Marco Bilancioni