MARCO LOMBARDI
Sport

Il Forlì sulla griglia di partenza con grinta: "L’obiettivo? Pressare gli avversari per 90’"

La presentazione della squadra ieri alla sede del main sponsor Er Lux. Il tecnico Miramari ribadisce la sua filosofia: "Giocherei con lo 0-9-1"

Il Forlì sulla griglia di partenza con grinta: "L’obiettivo? Pressare gli avversari per 90’"

La presentazione della squadra ieri alla sede del main sponsor Er Lux. Il tecnico Miramari ribadisce la sua filosofia: "Giocherei con lo 0-9-1"

La città ha stretto in un caldo abbraccio il Forlì. Nel quartier generale di E.R. Lux, partner affezionato del club di viale Roma di cui sarà ancora main sponsor, è andata in scena ieri la presentazione ufficiale della prima squadra (e della Juniores).

Ad aprire le danze è stato il patron Gianfranco Cappelli: "Abbiamo lavorato intensamente, cercando di creare un gruppo capace di regalarci soddisfazioni importanti e mi pare che siamo partiti col piede giusto. Ringrazio il ds Cristiano Protti, che si è speso molto per allestire una squadra competitiva. La riprova si è avuta a Ravenna, dove abbiamo dato ampia dimostrazione di saper giocare a calcio: di questo va dato atto a mister Miramari. Che ci sta portando in una dimensione nuova, alla quale non eravamo avvezzi". Cappelli ha terminato il suo intervento lanciando un appello: "La città tutta ci stia vicina e l’amministrazione ci segua, ma penso che con non ci saranno problemi. Quindi forza Forlì e avanti con fiducia".

Chiamato in causa, l’assessore allo sport Kevin Bravi si è complimentato con la squadra per la prestazione nel derby di Coppa ("una partita pazzesca, solo per un soffio non abbiamo superato il turno"), tessendo altresì le lodi del numero uno Cappelli ("è un gran presidente") e chiudendo con un auspicio: "So che nelle categorie superiori occorrono i tornelli, quindi spero di dover spendere soldi a fine anno…".

Palla a Riccardo Gaiola, il capitano, che è tornato sulla gara del ‘Benelli’: "A Ravenna ci siamo ben comportati, purtroppo però non siamo riusciti a portare a casa il passaggio del turno. Adesso con la Sammaurese dobbiamo rifarci. Io poi ho ancora dentro la rabbia per ciò che ci è stato tolto l’anno scorso…".

Dopodichè a prendere la parola è stato l’’architetto’ del Forlì, il ds Cristiano Protti, che ha menzionato innanzitutto il "contributo" del dg Matteo Mariani: "È stato sempre al mio fianco, abbiamo costruito insieme la squadra scegliendo i giocatori più funzionali al gioco del mister". Quindi si è detto molto fiducioso sulle potenzialità del Forlì "perché dopo soli 15 giorni di preparazione la squadra era già molto più avanti di quanto mi aspettassi. E a Ravenna contro una delle favorite alla vittoria finale abbiamo avuto conferme".

"Però io mi diverto di più quando vinco", ha scandito mister Alessandro Miramari. Che ha aggiunto: "Certo, siamo stati bravi, ma nello sport capita che i risultati non rispecchino quanto espresso in campo. Detto ciò, se saremo in grado di replicare 34 prestazioni del genere, sicuramente faremo tanti punti...". Quanto all’ormai celeberrimo modulo 1-8-1, ‘sdoganato’ dal tecnico felsineo: "A volte vorrei giocare anche con lo 0-9-1, alzando il portiere... Battute a parte, la nostra idea è schiacciare l’avversario nella propria area per 90’. E per farlo bisogna spostare in avanti di parecchio il baricentro".

Chiosa finale del dg Matteo Mariani: "Mai come in questo momento storico si vede un’identità. Stiamo tracciando la strada, consci che in questa categoria vince uno solo".

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