Penna contro Palumbo: ci ha guadagnato Forlì

Il play biancorosso è passato dai 4,9 punti di Udine (201819) ai 7,4 di oggi. Mentre l’ex Unieuro è in calo da 9,9 (anno scorso) a 3,1

Penna contro Palumbo: ci ha guadagnato Forlì

Penna contro Palumbo: ci ha guadagnato Forlì

di Simone Casadei

Forlì-Udine è una sfida tra due big del girone Rosso. E se entrambe sono già certe del loro destino – Forlì è già certa di accedere al girone Giallo, i friuliani al Blu –, con qualche assente tra le file degli ospiti, la gara sarà comunque l’occasione per ammirare l’incrocio tra due ex della sfida.

Lorenzo Penna e Mattia Palumbo hanno infatti vestito, rispettivamente, la maglia bianconera e quella biancorossa nelle scorse stagioni. Penna tra il 2018 e il 2020, quando, reduce da una Imola rivelazione, si è definitivamente consacrato al vertice della serie A2. Palumbo, invece, era tra le fila dell’Unieuro giusto lo scorso campionato. Non mancarono certo prestazioni rilevanti, pedina importante nello scacchiere di Dell’Agnello, chiuse con cifre di tutto rispetto (9,9 punti, 6,9 rimbalzi e 2,7 assist a partita) pur restando ai box per tutta l’ultima parte di stagione.

Uguale il ruolo, ma con caratteristiche agli antipodi: playmaker ‘classico’ Penna, importante nelle due fasi di gioco, ben più fisico Palumbo che andava addirittura a giocare in post basso e, in difesa, poteva marcare altri esterni. Quest’ultimo sta vivendo un’annata particolare, con una difficoltà iniziale a entrare nelle grazie di Boniciolli, prima di un maggior utilizzo negli ultimi tempi, anche in virtù di forfait assortiti nel reparto esterni udinese. La licenza di uccidere spetta ad altri elementi del roster (3,1 punti in 14,2’ di impiego), ma la sua fisicità è preziosa per l’Old Wild West. Di certo, però, l’impatto di Lorenzo nel gioco forlivese è straripante.

Sì, perché Penna sta vivendo una stagione da vero protagonista, con le cifre che non gli rendono pienamente onore. Quinto uomo del roster forlivese per minutaggio (22,1 minuti, più del sesto uomo designato, capitan Cinciarini), viaggia a 7,4 punti e 2,8 assist a partita. Numeri costanti tra il girone di andata e quello di ritorno, anche se in realtà il nativo di Bentivoglio è letteralmente ‘lievitato’ nella seconda parte della stagione. Incidendo profondamente sui due lati del campo in numerose vittorie dell’Unieuro, al punto da ritrovarsi spesso e volentieri nel quintetto che chiude la partita.

Il playmaker di scuola Virtus Bologna, non a caso, sta vivendo la miglior annata della sua carriera dal campionato 201718 all’Andrea Costa (7,7 punti, ma in 28,8’). Ad Udine si assestava tra i 4,9 e i 3,8 punti ad allacciata, al pari dell’annata disputata a Torino, non certo indimenticabile. Lo scorso anno a Verona partì col piede giusto (5,6 punti), ma la sua stagione durò poche settimane: a metà novembre il ginocchio destro fece ‘crac’ e non fece più ritorno in campo. Quel pesante inciampo, oggi, può ritenersi superato brillantemente. Penna è tirato a lucido e pronto a trascinare la sua Forlì nelle settimane decisive.