Tifoso udinese nella Protezione civile "Siete bella gente. Tornerò per gara5"

Livio per otto giorni ha estratto dal fango i libri del seminario. L’emergenza ha superato. la storica rivalità sul campo.

A un certo punto si ferma. "Mi sto emozionando". Livio Zuccolo ieri è tornato a casa dopo otto giorni: vive a Gonars in provincia di Udine, tifa Apu, è addirittura abbonato da quasi vent’anni ("dai tempi della Snaidero"). Aveva visto di persona gara2 del quarto di finale con Cividale, nonché gara3 in trasferta. Poi è dovuto partire per la Romagna alluvionata, con la Protezione civile. Promette che tornerà a Forlì in caso di gara5, lunedì 12 giugno. Non sarà come prima: "No, c’è affetto...". E di nuovo non riesce a proseguire.

Livio, cominciamo dall’inizio. Dove ha prestato il suo servizio?

"Al seminario di via Lunga. Faccio parte della squadra di otto persone che ha lavorato per salvare i libri. Insieme a molti volontari".

Si dice sempre, giustamente, che vengono prima le persone. Poi, però, quando è iniziato il lavoro sull’archivio diocesano c’è stata una grande partecipazione.

"Certo. C’era la vostra storia, là sotto... Già la scorsa settimana è iniziato il congelamento dei volumi, per salvarli. Noi siamo andati avanti ancora ieri a estrarre libri dal fango. Dovevamo rimanere solo 4 giorni, sono diventati 8, ma è andata benissimo così. È già arrivata la squadra che ci sostituirà".

Ha conosciuto il vescovo Corazza? Lui è arrivato a Forlì da Concordia Sagittaria, provincia di Pordenone.

"Come no! Si chiama Livio come me. L’ultima sera abbiamo cenato tutti insieme".

Come vede l’unione tra romagnoli e friulani?

"Bene, no? È un bel mix. Da voi abbiamo visto tanta bella gente...".

Lei, udinese e tifoso della Apu Udine, tifa per una squadra con la quale la tifoseria di Forlì ha una delle rivalità più accese. Ed è qua a darci una mano nel momento di massima difficoltà. Non cestistica, naturalmente... Possiamo dire: ironia della sorte?

"Eh ma la tifoseria di Forlì è gemellata con Trieste! È una cosa che non può passare inosservata. Scherzo, naturalmente. Lo sport è così. Ma a me questo interessa poco".

Ha trovato qualcuno con cui parlare dell’opposta passione in questi giorni?

"Eccome: il signor Virgilio Mazza. È un ex preside, lui volontario. Abbiamo condiviso la catena umana per estrarre i libri dall’archivio. Ci siamo anche divertiti e sostenuti a vicenda. Siamo diventati amici. A un certo punto vede che sulla mia giacca c’è scritto ‘Udine’ e scatta la fatidica domanda...".

Cioè?

"Lui tifa Forlì, ho capito che in città la vostra passione è davvero forte. E avremmo giocato contro. E io gli rispondo che sono abbonato. Non ci credeva: gli ho mostrato la tessera...".

A questo punto non può esimersi da un pronostico.

"Ma no, non posso. Vinca lo sport. Dico solo: in campionato ci avete battuti due volte. Non voglio che succeda ancora".

Giocatori preferiti?

"Ethan Esposito, che sta giocando molto bene, e Raphael Gaspardo. Ma la verità è che mi manca Lorenzo Penna, adesso ce l’avete voi. Bravissimo ragazzo, con un cuore grande".

Per Udine è stata fin qui una stagione difficile. Da tifoso, lo sottoscrive?

"Eh, con alti e bassi. Coach Matteo Boniciolli era molto bravo, poi non so cosa sia successo. Il nuovo allenatore Carlo Finetti è bravo, ma è giovane e ha ereditato una squadra in crisi".

Sarà al PalaCarnera per gara3 e l’eventuale gara4?

"Sicuro. E tornerei a Forlì se ci fosse gara5".

Marco Bilancioni

Continua a leggere tutte le notizie di sport su