Torna la Hall of Fame: a Forlì al San Giacomo

Presentata ieri la terza edizione: dopo lo stop un anno fa per il Covid, la ripartenza dell’evento andrà in scena sabato 30 ottobre

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di Stefano Benzoni

Approda quest’anno a Forlì, dopo le prime due edizioni che si sono tenute a Castrocaro Terme, la serata di gala della Hall of Fame Italia del pugilato – l’Arca della gloria – nella quale trovano posto tutte le leggende e i nomi di coloro che hanno fatto la storia di questo sport. L’appuntamento, una serata di gala, si terrà sabato 30 ottobre alle 20.30 alla presenza delle telecamere Rai nella suggestiva cornice dell’ex chiesa del San Giacomo, un evento che verrà preceduto da una cena e che vedrà la presenza e la partecipazione di grandi nomi del mondo della boxe.

I pugili a cui sarà riconosciuto il premio in questa edizione, la terza dopo quella del 2018 e del 2019 visto che nel 2020 la pandemia aveva bloccato tutto, saranno cinque: Anacleto Locatelli, campione europeo dei pesi leggeri nel 1933 (scomparso nel 1961); Loris Stecca, il più giovane italiano campione del mondo (dei supergallo) in tutta la storia della boxe; Patrizio ‘Sumbu’ Kalambay, campione del mondo Wba dei medi nel 1987; Duilio Loi, campione del mondo dei superleggeri nel 1962 (scomparso nel 2008); Massimiliano Duran, campione del mondo Wbc dei pesi massimi leggeri nel 1990.

"Si tratta di un evento molto importante per l’amministrazione comunale – spiega il vicesindaco Daniele Mezzacapo –, sia per la prestigiosa location nella quale la serata si svolgerà, sia perché a Forlì appartiene una lunga tradizione nel pugilato partendo dai ring che venivano montati in piazza Saffi, fino ad arrivare a campioni come Valerio Nati e Simona Galassi".

Organizzato dal preciso e puntuale sito boxeringweb, che altro non è che una delle tante creature in ambito pugilistico dell’infaticabile Flavio Dell’Amore, il premio riconosciuto a livello nazionale è la tappa più significativa che possa toccare a uno sportivo quando decide di ritirarsi.

"Non mi sono inventato nulla – si schernisce Dell’Amore –, ho solo copiato quello che esisteva già in altri Paesi. Mancava qualcosa di simile in Italia e questo è stato il motivo principale della nascita della Hall of Fame. Per me è un motivo di orgoglio e di soddisfazione organizzare questa serata nella mia città, un’idea che da quando è nata nel 2016 e da quando è stata poi messa in pratica è stata accolta positivamente da parte di tutte le componenti del mondo pugilistico italiano, e non solo, come dimostra il grande risalto che abbiamo ricevuto fin dalla serata d’esordio. Nelle prime due edizioni abbiamo premiato con il nostro caratteristico piatto d’argento 40x40 nomi storici come Nino Benvenuti, Patrizio Oliva, Giovanni Parisi e Maurizio Stecca nel 2018 e Bruno Arcari, Primo Carnera, Francesco Damiani, Simona Galassi, Sandro Mazzinghi e Gianfranco Rosi nel 2019. E anche quest’anno onoreremo pugili che hanno scritto importanti pagine di storia", dice Dell’Amore. Che riflette anche sulla crisi che affligge il mondo della boxe italiana: "Per questo sport il momento è indubbiamente molto difficile come dimostra il fatto che per la prima volta da 80 anni non avevamo pugili alle Olimpiadi. Purtroppo il pugilato è passato da sport popolare a sport d’elite, credo che per tornare in auge si debba cercare d’investire sulle società sportive, anche se non sarà facile perché a causa dei minori introiti economici queste faticano".

La serata, condotta dal telecronista Rai Davide Novelli e da Dario Torromeo "prima firma italiana di pugilato", sarà aperta a tutti e il prezzo della cena verrà comunicato nei prossimi giorni o sul sito del Comune, oppure su quello pugilistico. Il Green pass sarà obbligatorio per l’ingresso: in sicurezza il San Giacomo dovrebbe contenere fra le 150 e le 200 persone e la disposizione dei tavoli con il dovuto distanziamento verrà stabilita sulla base del numero dei partecipanti.