’A casa e fuori’, il Baccanale studia due modi di mangiare

Il tema di quest’anno ha il sapore della ripresa, con le famiglie che nel lockdown hanno riscoperto anche lo stare in casa

Tanti hanno nostalgia di momenti come questo: il banco d’assaggio nei chiostri

Tanti hanno nostalgia di momenti come questo: il banco d’assaggio nei chiostri

[ Segue dalla prima ] In quest i mesi, tutti si sono trovati a cambiare le proprie abitudini di vita. E tra queste, in particolare, le abitudini alimentari. Questo periodo ha fatto riscoprire i valori più importanti della vita sociale, lo stare in famiglia, il desiderio di cose semplici, essenziali; ma per tutti è rimasta la nostalgia per quello che significa condividere il cibo fuori casa, perché oggi i ristoranti possono essere qualcosa in più di semplici posti dove mangiare. I ristoranti, che stanno riaprendo in questi giorni dopo un lungo periodo di chiusura, anche in città hanno saputo mantenere le relazioni coi propri clienti. Tanto social, con lezioni e video-tutorial di alta cucina, e sul territorio, con la consegna a domicilio delle loro specialità. ‘A casa e fuori’, appunto. Il Baccanale vuole riflettere (a partire dall’opera di Pellegrino Artusi) sull’identità gastronomica italiana che si è costruita soprattutto a livello domestico, e (venendo alla storia dei ristoranti) sulla dimensione professionale della cucina, diversa ma complementare, quando non addirittura ‘supplente’ di una tradizione domestica che magari si è un po’ perduta. Il Baccanale 2020 vuole essere così un doppio omaggio: ai ristoranti del circondario, che ogni anno a novembre si mettono in gioco per offrire ai loro clienti speciali menu e i loro piatti più prelibati; e all’Artusi, padre riconosciuto della cucina domestica italiana, nella ricorrenza del bicentenario della nascita. Ma il Baccanale vuole contribuire a suo modo alla ripresa delle attività produttive del settore turistico, agroalimentare e della ristorazione del territorio, valorizzandolo e promuovendolo come sempre ha fatto. Il Comune invita perciò associazioni, enti, aziende agricole e vinicole, ristoranti e pubblici esercizi interessati a partecipare con proprie iniziative alla rassegna, a formulare proposte ispirate all’argomento prescelto che possano arricchire e qualificare l’evento. Proprio in considerazione della particolarità della situazione, con la pandemia che ha costretto in questi mesi i ristoranti a rimanere chiusi, quest’anno il Comune ha stabilito che i ristoratori avranno l’opportunità di partecipare gratuitamente al Baccanale, proponendo menu a tema e scuole di cucina. Ai ristoratori aderenti verrà richiesto di contribuire soltanto con l’invio di una video ricetta. Enrico Agnessi