Vasco Rossi Imola 2020, grande festa aspettando i Pearl Jam

Sarà un'estate da incorniciare. Lo slittamento del del mondiale di motocross apre una finestra libera tra giugno e luglio

Entusiasmo a Imola per l'annunciato ritorno di Vasco Rossi

Entusiasmo a Imola per l'annunciato ritorno di Vasco Rossi

Imola, 19 ottobre 2019 - Non si parla d’altro, in città, all’indomani dell’annuncio social di Vasco, che l’altra sera su Instagram ha dato appuntamento a tutti la prossima estate in riva al Santerno per un 'festival rock'. Dal Comune all’Autodromo c’è grande soddisfazione per un ritorno, quello del Blasco nazionale, atteso dal 2005. E destinato a concretizzarsi tra giugno e luglio 2020. «Non possiamo che essere soddisfatti», ammetteva ieri a mente fredda il direttore del circuito, Roberto Marazzi, dopo che già la sera prima Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, aveva espresso tutta la sua gioia per lo show al Ferrari. «E’ bello che si stia realizzando quello che lui aveva annunciato», prosegue Marazzi parlando proprio di Selvatico Estense. E poi la stoccata: «Se ci lasciano lavorare in pace, le cose alla fine arrivano».

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La sindaca Manuela Sangiorgi, invece, predica calma. «La splendida anticipazione divulgata da Vasco sdogana in modo pubblico e concreto quella che è una lunga trattativa, tutt’ora in corso, con il promoter dell’artista – osserva la prima cittadina –. Le parole di Vasco lasciano intendere che la direzione intrapresa è quella giusta e che, con ogni probabilità, la mediazione in corso ha imboccato il rettilineo finale».

Ad ogni modo, prosegue la sindaca, «divulgheremo il tutto attraverso una conferenza stampa, con la dirigenza di Formula Imola e il promoter dell’evento che da oltre un anno stanno lavorando lontano dalle luci della ribalta per concretizzare l’opportunità e il sogno». Solo in quel momento «potremo finalmente festeggiare insieme un successo di tutti gli imolesi che riporterà la nostra città al centro della scena musicale nazionale ed internazionale», frena la Sangiorgi. Un territorio, quello imolese, «pronto ad accogliere migliaia di persone grazie alle sue importanti strutture ricettive, di accoglienza e – conclude la Sangiorgi – a quell’innata predisposizione all’ospitalità che ne hanno scandito le tappe della storia sportiva e concertistica».

Ma l’opposizione pungola la prima cittadina. Al segretario della Lega, Marco Casalini, non piace l’atteggiamento della sindaca nei confronti dell’evento organizzato in giugno in Autodromo per convincere Vasco a tornare a Imola. I 5mila della Rivazza, che hanno cantato tutti insieme sulle note di Albachiara (video), «non hanno forse ricevuto il giusto plauso dalla Sangiorgi – ricostruisce Casalini –. È infatti dei momenti successivi al video di Vasco un commento sui social dello stesso sindaco a un post che recitava ‘Direi che #imolachiamaVasco ha funzionato!’ al quale lei rispondeva ‘Direi il contrario, ha rischiato di far saltare tutti gli accordi in essere’».

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Conclude Casalini: «Il risultato ottenuto è molto importante. La presenza annunciata di Vasco a Imola deve quindi essere una festa per tutta la nostra comunità ma, se ci sono stati momenti delicati e che hanno messo in pericolo tutto questo, è giusto che vengano chiariti quanto prima».

Pearl Jam

Ora Comune e Formula Imola aspettano solo il "sì" dei Pearl Jam. Quella che si prospetta, con il concerto di Cesare Cremonini già in agenda per il 18 luglio, è infatti un’estate da incorniciare per l’Autodromo. Di quelle che il circuito brama dalla fine dell’Heineken Jammin Festival. Per quanto riguarda le date, Cremonini a parte non ci sono ancora certezze.

Lo slittamento da metà giugno a settembre del mondiale di motocross, apre però un’ulteriore finestra tra giugno e luglio, nella quale si potrebbero infilare entrambi gli appuntamenti rock del 2020 all’Enzo e Dino Ferrari. La Rivazza, orfana della grande musica dal 2017, quando i Guns N’ Roses bissarono il successo targato AC/DC del 2015, aspetta solo di tornare ad animarsi.