Imola, Stefano Accorsi al teatro Stignani col Decamerone

L'attore in scena al comunale dal 21 al 25 marzo. E' il suo ritorno in città, dove ha girato 'Veloce come il vento'

Stefano Accorsi e gli altri attori di 'Decamerone - Vizi, virtù e passioni'

Stefano Accorsi e gli altri attori di 'Decamerone - Vizi, virtù e passioni'

Imola, 9 marzo 2018 – Una volta salutati i ‘Tempi nuovi’ di Cristina Comencini, di scena fino a domenica 11 marzo, toccherà a Stefano Accorsi salire sul palco dello Stignani. L’attore bolognese, già protagonista in riva al Santerno nel 2014, quando qui venne girato il riuscitissimo film ‘Veloce come il vento’, sarà infatti protagonista al teatro comunale dal 21 al 25 marzo con un ‘Decamerone’ liberamente tratto dall’opera di Giovanni Boccaccio. Adattamento teatrale e regia di Marco Baliani. Lo spettacolo. Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, ‘casa’ e teatro viaggiante della compagnia che si appresta a mettere in scena l’opera. La modularità del carro, favorisce la messa in scena di sette novelle del Decamerone, permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare. Una grande passione anima la compagnia, ma non altrettanto grandi sono le loro risorse materiali, si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti della loro arte teatrale. Oltre all’Italia dei tesori paesaggistici e naturali, anche la lingua italiana fa parte della nostra storia. Agli attori, tra i quali spiccano, oltre ad Accorsi, anche Salvatore Arena e Naike Anna Silipo, spetta il compito di interpretare i diversi ruoli protagonisti delle sette tra le cento novelle del Decamerone. Gli attori fanno parte di una compagnia che gira l’Italia su di un camper coloratissimo che si monta e si smonta, come un gioco per bambini. Le storie di Boccaccio, raccontate ora dal Mastro di Brigata, ora dagli altri componenti della compagnia, raccontano il raggiro di una donna o il tranello in cui cade un uomo gelosissimo della moglie, che riscatta la propria clausura a discapito del marito. Oltre ad alcuni episodi più decisamente goliardici, ve ne sono altri tragici, come la quinta novella raccontata: quella di Tancredi re di Salerno che finì per uccidere la figlia Ghismunda perché innamorata dello stalliere Guiscardo. Biglietti in prevendita al botteghino del teatro Stignani, in via Verdi, dalle 16 di sabato 17 marzo.