Crame Imola 2022, si parte: "Qui la passione è nei giovani"

Viaggio tra gli espositori della mostra-scambio. L’assessore regionale Corsini al taglio del nastro: "Evento che valorizza il saper fare e crea turismo"

Nicola Bergami, Cristopher Pioli e Fabio Lodi

Nicola Bergami, Cristopher Pioli e Fabio Lodi

Imola, 10 settembre 2022 - Una lunghissima attesa interrotta simbolicamente alle 14.10 di ieri, con il nastro tricolore tagliato a 36 mesi di distanza dal precedente. La mostra-scambio del Crame, arrivata all’edizione 44, ha riaperto i battenti in Autodromo dopo due anni di stop causa pandemia. E animerà il paddock e il circuito anche oggi e domani, calamitando migliaia di collezionisti e appassionati di auto, moto e bici d’epoca. Il tutto, chiaramente, maltempo permettendo, visto che a sancire la fine della prima giornata ci ha pensato ieri pomeriggio un violento acquazzone.

"Questo evento è un regalo alla città per il piacere di stare insieme", afferma Umberto Ciompi, nuovo presidente del Crame, alla sua prima mostra-scambio alla guida del Club romagnolo auto e moto d’epoca. "Un abbraccio che diamo agli imolesi, a tutti gli appassionati e a chi avrà il piacere di condividere con noi questi momenti", prosegue Ciompi, che nel 2021 ha raccolto il testimone dallo storico patron Bruno Brusa.

"Si torna finalmente in pista con una tradizione importante per il territorio e che rappresenta le nostre radici", sono le parole del sindaco Marco Panieri. Assieme al presidente del Crame e al primo cittadino, anche l’assessore regionale Andrea Corsini . "Ero presente nel 2019 quando inaugurammo l’ultima edizione prima della pandemia – ricorda il titolare della delega al Turismo nella Giunta del presidente Stefano Bonaccini –. E sono contento che dopo tre anni siate riusciti a riportare questa bellissima manifestazione. Appassionati e collezionisti si danno appuntamento qui, nella patria della Motor Valley, per un evento che valorizza il saper fare di questa regione e porta un indotto turistico significativo". Già migliaia gli appassionati che, nonostante si tratti solo del venerdì, giornata tradizionalmente appannaggio degli addetti ai lavori, sciamano in Autodromo a partire da mezzogiorno, quando aprono i cancelli.

Oltre duemila gli espositori, italiani e stranieri, lungo la pista. "Nel 2019 mi sono trovato benissimo – spiega uno di loro, Jonathan Giovannelli da Barberino del Mugello –. E ho deciso di tornare per la seconda volta". Gioca quasi in casa, invece, Orazio Di Bella da Marzabotto: "Ero già stato qui vent’anni fa e andò bene – racconta in mezzo alle sue moto –. Nel frattempo ho messo insieme un po’ di roba...". Poche decine di metri più avanti, camminando dal rettilineo di partenza verso il Tamburello, ecco tre giovani espositori da Maranello, casa della Ferrari. Sono Nicola Bergami, Cristopher Pioli e Fabio Lodi. "Veniamo qui tutti gli anni – dicono –. E le aspettative anche questa volta sono alte".

Contano di fare buoni affari, intercettando una clientela giovane, anche Antonio Collot e Luca Moscon, quest’ultimo titolare di una ditta di Trento che vende componenti per la Vespa. "Una manifestazione bellissima, peccato solo arrivi nel fine settimana della F1 a Monza – ragiona Moscon –. Ci sono tanti appassionati, anche ragazzi, una cosa che capita di vedere solo qui. Lo senti che qui si respira la vera passione per i motori...".