Festa della Polenta di Tossignano, conto alla rovescia per l'edizione 401

La sagra della frazione pronta all’appuntamento del 21 febbraio. Il vicepresidente Celestiali: "Già consegnati i tagliandi per i residenti"

I polentari di Tossignano al lavoro nello stand in occasione della sagra numero 400

I polentari di Tossignano al lavoro nello stand in occasione della sagra numero 400

Tossignano, 10 febbraio 2023 – Dai maccheroni di Borgo alla polenta di Tossignano. Il 21 febbraio, ultimo giorno di Carnevale, saliranno a quota 401 le edizioni della storica Festa della Polenta nel cuore della frazione del paese della vallata del Santerno. Si tratta, infatti, di una delle manifestazioni di piazza più longeve dell’intera penisola. Un tuffo indietro nel tempo perché la sua genesi si perde nella notte dei tempi. Era il 1° febbraio 1622 quando l’iniziativa prese il via, da un’idea di un tale Mastrantonio da Farneto poi raccolta dall’allora governatore della zona Leonardo Sincia de Sermoneta, per risollevare il morale di una popolazione provata da guerre e pestilenze.

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Un appuntamento che ha conosciuto davvero pochi stop se si escludono i periodi che vanno dal 1942 al 1945, nel pieno del passaggio di quella Seconda Guerra Mondiale che rase al suolo l’abitato collinare, ed il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia di Covid. Lo stesso virus che ha ridimensionato, e posticipato nell’inedita collocazione settembrina, la scorsa edizione.

Festa della Polenta, il programma

Il programma si aprirà alle 12 in piazza Andrea Costa con la distribuzione della polenta ai tossignanesi. Un paio di ore più tardi la discesa della delegazione dei polentari verso il capoluogo per il rito dello scambio di piatti artistici, ma anche di specialità culinarie, con i maccheronai di Borgo in festa nella piazzetta San Giovanni Bosco. Dalle 15, poi, porte aperte a tutti i convenuti desiderosi di gustare la calda pietanza a base di farina di mais condita con ragù di carne di suino e formaggio grana.

«I preparativi sono già iniziati con la lucidatura dei taglieri. Il clou delle lavorazioni si concentreranno nell’immediata vigilia senza dimenticare i volontari all’opera al termine della ricorrenza per lo smontaggio delle strutture – racconta Giuliano Celestiali, vicepresidente del comitato organizzatore –. Abbiamo già consegnato, di casa in casa, quei tagliandi che daranno diritto d’accesso ai residenti alla prima distribuzione della bontà". Dribblato il Coronavirus si tornerà all’antico anche per la possibilità di colmare di polenta quei recipienti portati da casa. In alternativa, possibile l’acquisto a prezzo simbolico di pratiche vaschette monodose con relative posate. "Portiamo avanti lo storico rituale della gratuità per gli avventori, ma guardiamo con fiducia a quell’offerta libera che aiuterebbe non poco ad alleggerire le spese a carico del nostro comitato – continua –. Quantitativi? Dopo la sosta pandemica occorrerà verificare i nuovi flussi e la clemenza del meteo. Ai tempi d’oro con 120 chili di farina si preparavano 12 paioli da 80 litri di polenta ben condita con 2 quintali di ragù offerti dalla Clai".

Previsti anche un intrattenimento musicale, la vendita dei piatti artistici realizzati dalla Cooperativa Ceramica di Imola e il servizio ‘Polentabus’ per trasportare gratuitamente le persone da Borgo a Tossignano fin dalle prime ore del pomeriggio.