Mostra-scambio Imola: "Al Crame saremo in 40mila"

Il presidente del Crame alla sua ‘prima’ in Autodromo da domani a domenica. "Saremo in 40mila, attesa enorme dopo due edizioni rinviate"

Alcuni visitatori durante il Crame degli anni scorsi

Alcuni visitatori durante il Crame degli anni scorsi

Imola, 8 settembre 2022 - Grande emozione per il ritorno di un evento che manca ormai da tre anni (oltre all’appuntamento del 2020 saltò anche quello di dodici mesi fa) e l’obiettivo dichiarato di tornare subito a quelle 40mila presenze nei tre giorni che avevano caratterizzato le ultime edizioni pre-Covid. Umberto Ciompi, dal 2021 presidente del Crame, quando ha raccolto il testimone da Bruno Brusa, è pronto a vivere la sua prima mostra-scambio alla guida del Club romagnolo auto e moto d’epoca. E l’Autodromo, da domani a domenica, si prepara a riabbracciare l’ultimo grande appuntamento che non era ancora rientrato in calendario dopo la pandemia.

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Presidente Ciompi, quali sensazioni alla vigilia?

"Avere saltato due edizioni vuol dire non aver fatto la mostra-scambio per 36 mesi. Esattamente come il Palio di Siena. E c’è un’attesa enorme. Gli espositori si sono iscritti con grande euforia, probabilmente perché questo appuntamento cade in un momento felice: chi vuole restaurare auto e moto in inverno ha a disposizione quest’ultima finestra per fare acquisti".

Internet a parte…

"Quello in Rete è oggi probabilmente il mercato più fiorente. Uno si sveglia alle tre di notte con un tarlo e può mettersi a cercare un particolare tipo di carburatore che poi trova declinato nei vari modelli e nelle varie città con tutti i prezzi. Questa è un po’ l’evoluzione della mostra-scambio, che ha in Internet un grande concorrente".

Però l’appuntamento in Autodromo ritorna alla grande…

"Aver assegnato oltre duemila piazzole è un ottimo risultato, vuol dire coprire i 5 chilometri del circuito offrendo un bel colpo d’occhio a chi arriva a Imola. E poi ci sono i due trenini che fanno il giro di pista, fermandosi alla Tosa, alla Variante Alta e alla Rivazza per far scendere i collezionisti, che sono diventati loro stessi un’attrazione".

Quest’anno la mostra-scambio del Crame sperimenta per la prima volta anche la prevendita dei biglietti, ora disponibili online e sul circuito Ticketone, oltre che in Autodromo durante i tre giorni dell’evento. Come sta andando?

"Era arrivato il momento di introdurla, è anacronistico pensare di lasciare le persone due ore in fila davanti al botteghino. Bisogna provarci, poi come il nostro utente possa reagire alla novità resta tutto da vedere. Inizialmente la cosa non è stata ben capita: gli appassionati del motorismo storico non sono i giovani che vanno ai concerti. Ultimamente però qualcosa si sta muovendo. Si può acquistare il tagliando comodamente dal divano di casa, così l’unico problema che si ha una volta arrivati a Imola è parcheggiare; e qui le aree di sosta non mancano di certo. Poi in prevendita abbiamo tenuto i prezzi più bassi: 12 euro anziché 15 per la giornata singola. E si scende a 10 euro al giorno per l’abbonamento all’intero fine settimana".

Si riuscirà a tornare subito, dopo due anni di stop, alle 40mila presenze del 2019?

"È un obiettivo al quale è facile pensa re. Consideriamo 2mila espositori, ciascuno dei quali ha uno o due accompagnatori. Siamo dunque a 5mila presenze che, moltiplicate nei tre giorni, fa 15mila solo di addetti ai lavori. E parliamo di un indotto importante per la città, perché non parliamo solo di persone che dormono in camper ma in diversi casi soggiornano negli hotel e mangiano nei ristoranti e nelle pizzerie. A questi aggiungiamo 25mila visitatori tra venerdì, sabato e domenica, un traguardo che si può già ipotizzare. Poi la grande differenza, lo sappiamo, la fanno le condizioni atmosferiche. Una mostra-scambio con il cielo sereno può fare il doppio dei visitatori rispetto a una con la pioggia. Credo e spero che il tempo quest’anno possa darci ragione".