Muti, Schubert da ricordare a Imola

Il primo concerto stasera all’Ebe Stignani con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Domani sarà a Ravenna

Il maestro Muti

Il maestro Muti

Imola, 1 settembre 2021 - Sarà una data da ricordare, per Imola, quella di oggi: per la prima volta si esibisce in città Riccardo Muti, il decano fra i direttori d’orchestra italiani, punta di diamante da oltre mezzo secolo nel panorama musicale mondiale. Il concerto è organizzato dalla Fondazione Accademia Internazionale di Imola ‘Incontri con il Maestro’, la creazione di Franco Scala cui Muti intende rivolgere esplicito omaggio quale istituzione in cui da oltre trent’anni l’insegnamento della musica raggiunge vertici di qualità assoluta. Il concerto avrà luogo nel Teatro Comunale intitolato al celebre mezzosoprano Ebe Stignani.

Destino biografico parallelo, quello dei due artisti: Muti nasce a Napoli, trovando poi in Ravenna la sua città d’adozione; Stignani è pure napoletana, ma con origini familiari a Bagnacavallo, mentre ad Imola si trasferirà nella seconda parte della sua vita. Le presenze artistiche di Riccardo Muti in Romagna rappresentano una speciale congiuntura in quest’estate in cui il Maestro ha felicemente festeggiato il suo 80esimo compleanno: il 1° luglio si è esibito al Pavaglione di Lugo, e dopo Imola il concerto sarà ripetuto giovedì a Ravenna. In tutte le occasioni, Muti è alla guida della ‘sua’ specialissima creatura strumentale, l’Orchestra Giovanile ‘Luigi Cherubini’, fondata nel 2004 e da sempre curata con amorevolezza estrema: una vera orchestra giovanile, dove strumentisti al di sotto dei trent’anni provenienti da tutte le regioni d’Italia si alternano per apprendere la professione di orchestrale, nell’arco di non più di un triennio, impegnandosi in esperienze diversificate (appena lo scorso weekend erano a Rimini per lo storico ritorno dell’opera Aroldo con cui Verdi aveva inaugurato quella sala teatrale). In tutti questi concerti romagnoli, l’attenzione di Muti è puntata sul compositore Franz Schubert, caposaldo del romanticismo viennese. La sua ultima sinfonia detta La Grande, che a Imola verrà eseguita dopo l’introduttiva Ouverture in stile italiano, è un’esperienza d’ascolto catartica, capace di rinnovarsi ogni volta attraverso quelle che vengono indicate come le divine lunghezze schubertiane.

Considerata l’eccezionalità dell’evento e i limiti di capienza del teatro, ulteriormente penalizzati dalle vigenti restrizioni sanitarie, il concerto verrà diffuso in diretta streaming sui canali istituzionali, restando poi disponibile per i 5 giorni successivi.