Imola, emergenza strutture per il 118

La denuncia della Uil: "Sedi inadeguate, gli operatori lavorano fra mille difficoltà"

Imola (Bologna), 15 ottobre 2018 - Intervenire al più presto per mettere gli operatori del 118 in condizioni di poter svolgere al meglio il loro lavoro. A chiederlo alla direzione generale dell’Ausl di Imola è il coordinatore locale della Uil, Giuseppe Rago. «Quanto sta accadendo ormai da alcuni mesi alle sedi dislocate sul territorio e per l’esattezza a Borgo Tossignano, Medicina, Castel San Pietro e Imola, ha del paradossale – denuncia il referente del sindacato di via Fratelli Bandiera –, in quanto mette gli operatori dell’emergenza in una situazione di emergenza quotidiana per lavorare».

In paricolare a Borgo Tossignano, secondo quanto ricostruito da Rago, «le opere murarie e di organizzazione degli spazi al momento non permettono di usufruire neanche del bagno». E questo perché alla toilette «si accede solo dall’esterno» e la struttura «è priva di finestre che consentano una adeguata aereazione, per cui un minimo di ricircolo viene garantito dal lasciare socchiusa la porta di ingresso». Una prassi, questa, che «ha portato all’ingresso nel bagno di bisce e insetti», protesta il coordinatore locale della Uil.

«A Medicina non si può neanche parlare di una sede 118 – protesta poi Rago – in quanto la stessa è appoggiata nella locale sede della Croce Rossa, il che ci pone dei dubbi anche su eventuali infortuni che dovessero capitare ai dipendenti. Si tratta infatti di una struttura non in carico all’Ausl, con condizioni igieniche scarse e senza riparo adeguato dalle intemperie del clima per l’ambulanza». Il tutto, «senza la possibilità di potere adeguatamente pulire e lavare l’ambulanza che vi staziona», fa notare la Uil.

A Castel San Pietro, invece, «parliamo di una sede di modeste dimensioni e dove a causa di lavori l’ambulanza deve essere tenuta all’aperto; il che in previsione dell’inverno non è il massimo», osserva Rago, parlando anche in questo di «enormi difficoltà a effettuare la pulizia dell’ambulanza e a mantenere le condizioni igieniche dell’automezzo accettabili». Infine eccoci a Imola città, con il 118 «senza una propria sede ma in appoggio al Pronto soccorso», ricorda Rago. E conclude: «Occorre intervenire quanto prima per dotare il 118 di strutture adeguate, quantomeno per garantire l’igiene degli automezzi e adeguati ricoveri nel periodo invernale degli stessi mezzi».