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di CRISTINA DEGLIESPOSTI
Stop alle auto più inquinanti e blocchi del traffico al giovedì: i cittadini bocciano le misure antismog partite venerdì e in programma fino a fine marzo. Le limitazioni sono quelle canoniche riproposte ogni anno nellaccordo regionale (anche se a Imola sono partite in ritardo), ma nessuno sembra averle ancora digerite. «Sono contraria a queste limitazioni racconta Elisa Golinelli del negozio Uitli e futili di via Andrea Costa . Io ho unauto del 2001 e non posso permettermi di cambiarla, ma devo andare a lavorare lo stesso. Come si fa? E poi, Imola vuol essere città darte, ma la domenica come può tenere chiuso alle auto il centro?». Lo scetticismo dilaga nella zona perché anche Maurizo Castellari del vicino negozio di alimentari La bottega di Maurizio non crede che «blocchi di un giorno alla settimana risolvano il problema dellinquinamento. Molti miei clienti vengono a fare acquisti in bicicletta continua , ma qui si parcheggia davanti al negozio. Gli svantaggi li avremo». Per Marco Pasini «i blocchi non servono a nulla, se non a creare disagi. Se uno non ha la possibilità di cambiare auto come dovrebbe fare?», ma anche Antonio Rinaldi è dello stesso avviso: «E una presa in giro. Se sulla stessa macchina salgono tre persone inquina meno? chiede riferendosi allesenzione sul car pooling Oppure, i residenti del centro non inquinano? Così si agevolano i centri commerciali in periferia». A confermare il calo delle vendite nelle giornate di divieto è Morena Gentilini dellortofrutta Verde mania di via Appia per la quale «molti preferiscono non rischiare una multa e non escono di casa», mentre per Annalisa Vece della vicina pasticceria Costanzi: «Imola è piccola per divieti del genere. Non cè unadeguata rete di mezzi pubblici che possa sopperire al disagio di non avere lauto. Chi abita in Pedagna come va al lavoro?». Forse in taxi visto che nelle giornate di blocco «per noi aumenta il lavoro spiega Mirko Caprara della coop radiotaxi Corai . La gente, soprattutto di mezzetà, per non rischiare prenota un taxi. Vediamo spesso la municipale impegnata in controlli, soprattutto in viale DAgostino, e il traffico cala sensibilmente in quei giorni». Intanto al Corai si sono già attrezzati per non ritrovarsi imbrigliati dalle limitazioni: complici i blocchi del traffico e il risparmio a lungo andare per chi percorre migliaia di chilometri, dei 13 mezzi in uso al radiotaxi sei sono ibridi, quattro a metano, due a gpl e uno diesel.
di CRISTINA DEGLIESPOSTI
Stop alle auto più inquinanti e blocchi del traffico al giovedì: i cittadini bocciano le misure antismog partite venerdì e in programma fino a fine marzo. Le limitazioni sono quelle canoniche riproposte ogni anno nellaccordo regionale (anche se a Imola sono partite in ritardo), ma nessuno sembra averle ancora digerite. «Sono contraria a queste limitazioni racconta Elisa Golinelli del negozio Uitli e futili di via Andrea Costa . Io ho unauto del 2001 e non posso permettermi di cambiarla, ma devo andare a lavorare lo stesso. Come si fa? E poi, Imola vuol essere città darte, ma la domenica come può tenere chiuso alle auto il centro?». Lo scetticismo dilaga nella zona perché anche Maurizo Castellari del vicino negozio di alimentari La bottega di Maurizio non crede che «blocchi di un giorno alla settimana risolvano il problema dellinquinamento. Molti miei clienti vengono a fare acquisti in bicicletta continua , ma qui si parcheggia davanti al negozio. Gli svantaggi li avremo». Per Marco Pasini «i blocchi non servono a nulla, se non a creare disagi. Se uno non ha la possibilità di cambiare auto come dovrebbe fare?», ma anche Antonio Rinaldi è dello stesso avviso: «E una presa in giro. Se sulla stessa macchina salgono tre persone inquina meno? chiede riferendosi allesenzione sul car pooling Oppure, i residenti del centro non inquinano? Così si agevolano i centri commerciali in periferia». A confermare il calo delle vendite nelle giornate di divieto è Morena Gentilini dellortofrutta Verde mania di via Appia per la quale «molti preferiscono non rischiare una multa e non escono di casa», mentre per Annalisa Vece della vicina pasticceria Costanzi: «Imola è piccola per divieti del genere. Non cè unadeguata rete di mezzi pubblici che possa sopperire al disagio di non avere lauto. Chi abita in Pedagna come va al lavoro?». Forse in taxi visto che nelle giornate di blocco «per noi aumenta il lavoro spiega Mirko Caprara della coop radiotaxi Corai . La gente, soprattutto di mezzetà, per non rischiare prenota un taxi. Vediamo spesso la municipale impegnata in controlli, soprattutto in viale DAgostino, e il traffico cala sensibilmente in quei giorni». Intanto al Corai si sono già attrezzati per non ritrovarsi imbrigliati dalle limitazioni: complici i blocchi del traffico e il risparmio a lungo andare per chi percorre migliaia di chilometri, dei 13 mezzi in uso al radiotaxi sei sono ibridi, quattro a metano, due a gpl e uno diesel.
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