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di LEONARDO ANDREAUS
— CASTEL SAN PIETRO TERME —
VINSE l’importante concorso per voci nuove di Castrocaro Terme a soli 19 anni, fu protagonista di tournée europee e di diverse esibizioni a livello nazionale. Poi scomparve improvvisamente dal palcoscenico della musica italiana. E’ solo un aspetto dell’avvincente storia di Angela Venturoli, nata a Molinella nel 1941, ma castellana d’adozione visto che ha vissuto in paese per circa mezzo secolo. «Mi accostai al mondo della musica appena 12enne — racconta —, imparando a suonare il pianoforte. Poi, a 15 anni, ho debuttato nella lirica, diventando un soprano leggero molto promettente per la mia giovane età». Ma la musica classica non la appassionava fino in fondo: «Ho fatto un paio di concerti a Molinella e ad Ancona — continua —. Tutti mi ritenevano una bambina prodigio, ma Bologna in quel periodo non offriva molto dal punto di vista musicale e dopo circa tre anni di lirica passai alla leggera». E qui Angela ebbe le più grandi soddisfazioni: «Nel 1960 partecipai e vinsi al concorso di Castrocaro Terme — ricorda —, eseguendo due canzoni che richiedono una voce molto potente: ‘Granada’ e ‘Gli zingari’. Ciò che purtroppo rendeva difficile l’aumento di notorietà erano le mode musicali del momento, che allora prediligevano il genere ‘urlato rockeggiante’».
DOPO la vittoria del concorso, però, la strada verso il successo divenne più agevole: «Ero figlia unica e mio padre era gelosissimo di me — continua Angela — e mi accompagnava sempre dovunque andavo. Provai a presentarmi a Milano per un provino molto importante, ma alcuni imprevisti mi impedirono di presentarmi: una volta, una grande nevicata e un fastidioso raffreddore, un’altra, mi persi per strada con la mia Cinquecento per colpa delle mie scarse conoscenze geografiche». «Ma ebbi comunque la mia grande chance — prosegue la cantante —, che fu quella di partecipare a una tournée internazionale in Inghilterra e Scozia. Il progetto era molto serio, ma l’ambiente un po’ particolare: troppo stravagante per una ragazza acqua e sapone come me. Questo mi fece desistere dal sogno della carriera musicale e, tornata a casa, in poco tempo mi sposai con Enzo Magrini ed ebbi due figli».
A TANTI di distanza, però, non prova alcun rimpianto: «Ho deciso di fare la mamma — aggiunge — e ne vado fiera. Sono felice delle mie scelte e sarei pronta a rifarle». Angela Venturoli però non è certo stata solo una madre: «Mi sono esibita con repertori musicali popolari per circa 45 anni col gruppo folcloristico ‘Canterini e danzerini romagnoli Turibio Baruzzi’ di Imola — dice —. Poche le apparizioni a Castello, alla quale preferivo Imola e le località verso la Romagna». E, come cantante, è ancora in servizio: «Lavoro da due anni insieme al fisarmonicista Franco Ancarani per un cd di circa 30 canti popolari cantati da me — afferma Venturoli — che raccontano le nostre origini contadine basate sul lavoro, lotte, amori e guerre. Per completare l’opera sto cercando l’aiuto di qualche sponsor che mi permetta di fare diverse copie del disco e alcuni libretti». «Penso che questo lavoro sia importante come progetto musicale — conclude — perché le nostre radici affondano nella terra e queste canzoni le rispecchiano perfettamente››.