2011-10-31
— CASTEL SAN PIETRO TERME —
QUALCUNO ha già trovato un impiego in un’azienda che produce filtri per la Ferrari, altri in officine meccaniche, altri ancora come magazzinieri. E c’è anche chi, come Sabrina Franchini, Rsu Fiom, il nuovo lavoro l’ha trovato in ambito commerciale. Ripartire, però, sarà durissima per tutti perché, anche i più fortunati, «non hanno avuto la possibilità di firmare un contratto a tempo indeterminato. Solo contratti a termine, con interruzioni e poi riassunzioni, come per i lavoratori interinali. E’ come ripartire da zero non avendo vent’anni, ma avendone quasi 50». Giovedì scorso è stata apposta la firma per ottenere l’incentivo all’esodo: 30mila euro lordi, che netti fanno 24mila euro e spiccioli. L’hanno firmata praticamente tutti i dipendenti, 135 su 150, ad eccezione di quelli che hanno un contratto part-time, e si sono presi qualche giorno in più di tempo. Alla fine, però, firmeranno anche loro, ottenendo 3mila euro in più di buona uscita rispetto a ciò che era inizialmente previsto. Nessuno impugnerà il licenziamento. La mobilità sarà di un anno per chi è sotto i 40 anni, di due per chi ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, di tre per chi supera i 50 anni. Chi assumerà i licenziati della Malaguti potrà avere fino a due anni di sgravi fiscali secondo quanto previsto dalle normative in vigore. Ma certo non c’è la calca tra le aziende del territorio per assumere gli ex operai e dipendenti della storica azienda di moto.