{{IMG}} 2012-03-05
UN INCONTRO che parte già in salita, tra accordi non rispettati e opinioni divergenti su come far fruttare ancora lautodromo Enzo e Dino Ferrari. E quello che si terrà oggi tra i cittadini del Comitato autodromo, il Comune e i vertici societari di Formula Imola, questi ultimi chiamati a illustrare il nuovo calendario degli eventi 2012 e il programma degli interventi in materia di rumore. Interventi attesi dai residenti della zona già da tempo, quasi un anno rispetto agli impegni presi in passato dalla stessa società che gestisce limpianto.
«QUESTO Comitato fin dalla sua origine non è mai stato contrario allautodromo spiegano dal direttivo che al contrario abbiamo sempre ritenuto un patrimonio della città (con quello che è costato!). Siamo convinti però che questa struttura vada usata in prevalenza per avvenimenti di importanza internazionale come era ai tempi della Formula uno. Solo questi danno prestigio alla città». Tutti gli altri invece «interessano solo agli addetti ai lavori» e lidea di innalzare a 60 giornate allanno quelle in deroga alla normativa nazionale sul rumore, paventata poco tempo fa al Carlino dal presidente della società, ha già fatto saltare sulla sedia gli abitanti della zona.
«SIAMO contrari a ogni astuzia che aggiri la legge», dicono riferendosi a una diversa interpretazione della norma che restringerebbe il campo dei divieti ai soli prototipi come le Formula uno e non alle auto o moto di serie. «Imola è lunico circuito cittadino in Italia e non è per nulla paragonabile agli altri autodromi come Monza, Misano e Mugello dicono i cittadini . Quello di Imola diventerebbe lunico autodromo allinterno di una città dove sarebbe possibile effettuare 60 giornate in deroga. La tanta decantata polifunzionalità dellimpianto ha in realtà ununica direzione: laumento delle attività motoristiche».
AD ALLONTANARE ancor di più la posizione dei cittadini sullautodromo dalle istituzioni non cè solo il tema di quali e quanti eventi, ma anche delle misure di contenimento del rumore. Stando al protocollo dintesa sottoscritto tra Arpa e Formula Imola in materia, entro giugno dellanno scorso doveva essere concluso il famoso piano per il contenimento del rumore in autodromo che ancora oggi è una chimera. Fino a gennaio lArpa non aveva ancora ricevuto alcunché da Formula Imola e sui pannelli fonoassorbenti che potrebbero essere montati i cittadini sono «perplessi concludono . Ci è stato riferito, in una riunione in Comune, che secondo la ditta incaricata la loro installazione non porterebbe a risultati apprezzabili perché non riuscirebbero a ridurre il rumore entro i limiti di legge».
Cristina Degliesposti
UN INCONTRO che parte già in salita, tra accordi non rispettati e opinioni divergenti su come far fruttare ancora lautodromo Enzo e Dino Ferrari. E quello che si terrà oggi tra i cittadini del Comitato autodromo, il Comune e i vertici societari di Formula Imola, questi ultimi chiamati a illustrare il nuovo calendario degli eventi 2012 e il programma degli interventi in materia di rumore. Interventi attesi dai residenti della zona già da tempo, quasi un anno rispetto agli impegni presi in passato dalla stessa società che gestisce limpianto.
«QUESTO Comitato fin dalla sua origine non è mai stato contrario allautodromo spiegano dal direttivo che al contrario abbiamo sempre ritenuto un patrimonio della città (con quello che è costato!). Siamo convinti però che questa struttura vada usata in prevalenza per avvenimenti di importanza internazionale come era ai tempi della Formula uno. Solo questi danno prestigio alla città». Tutti gli altri invece «interessano solo agli addetti ai lavori» e lidea di innalzare a 60 giornate allanno quelle in deroga alla normativa nazionale sul rumore, paventata poco tempo fa al Carlino dal presidente della società, ha già fatto saltare sulla sedia gli abitanti della zona.
«SIAMO contrari a ogni astuzia che aggiri la legge», dicono riferendosi a una diversa interpretazione della norma che restringerebbe il campo dei divieti ai soli prototipi come le Formula uno e non alle auto o moto di serie. «Imola è lunico circuito cittadino in Italia e non è per nulla paragonabile agli altri autodromi come Monza, Misano e Mugello dicono i cittadini . Quello di Imola diventerebbe lunico autodromo allinterno di una città dove sarebbe possibile effettuare 60 giornate in deroga. La tanta decantata polifunzionalità dellimpianto ha in realtà ununica direzione: laumento delle attività motoristiche».
AD ALLONTANARE ancor di più la posizione dei cittadini sullautodromo dalle istituzioni non cè solo il tema di quali e quanti eventi, ma anche delle misure di contenimento del rumore. Stando al protocollo dintesa sottoscritto tra Arpa e Formula Imola in materia, entro giugno dellanno scorso doveva essere concluso il famoso piano per il contenimento del rumore in autodromo che ancora oggi è una chimera. Fino a gennaio lArpa non aveva ancora ricevuto alcunché da Formula Imola e sui pannelli fonoassorbenti che potrebbero essere montati i cittadini sono «perplessi concludono . Ci è stato riferito, in una riunione in Comune, che secondo la ditta incaricata la loro installazione non porterebbe a risultati apprezzabili perché non riuscirebbero a ridurre il rumore entro i limiti di legge».
Cristina Degliesposti
© Riproduzione riservata