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DALLA pista al laboratorio. Dalla Formula uno ai gelati. Pierluigi Martini ha corso 119 Gran premi, di cui 107 con la scuderia Minardi prima di dedicarsi ad aiutare il padre e i fratelli nell’azienda di famiglia, l’Unigrà, con sede a Conselice (Ravenna), leader nella raffinazione e nella produzione di grassi e semilavorati per pasticceria e gelateria. «Quando correvo — spiega Martini — in qualsiasi parte del mondo mi piaceva mangiare un buon gelato, un prodotto sano che avesse una buona cremosità e fatto con materie prime di altissima qualità. Dopo aver smesso di fare il pilota, circa 12 anni fa, ho lavorato a tempo pieno in azienda cambiando attività solo un anno fa».
L’EX CORRIDORE, nativo di Lugo, racconta come è nata l’idea di aprire una gelateria a Imola, al Centro Leonardo, assieme alla moglie Sandra Costa. «Abitando a Imola e lavorando già nel settore, volevo creare uno showroom per fare conoscere la bontà del gelato che produceva l’azienda a gestione famigliare — continua —. E siccome in quel periodo erano in voga i centri commerciali, abbiamo aperto al Leonardo inaugurando il 16 novembre 2006». Il locale si chiama Driver che, non a caso, significa pilota e ha la forma di un casco: «L’idea è stata molto semplice. Abitiamo a Imola che è una città di corse. Sono l’unico romagnolo ad aver gareggiato in Formula uno. Ho messo il mio nome perché sono convinto e sicuro di offrire un prodotto di alta qualità». Martini parla poi del suo prodotto: «Le nostre basi sono molto sane, siamo attenti alle materie prime, ai grassi e agli zuccheri. Facciamo attenzione alla naturalità che il gelato deve avere per essere cremoso». Parte del processo per ottenere il gelato viene fatto a Conselice e l’altra parte nel laboratorio al Leonardo. Sui gusti Sandra è quella con più voce in capitolo: «Ne abbiamo circa una trentina con quelli classici e le novità. In autunno proponiamo la castagna mentre adesso va molto la pesca. Usiamo sempre frutta fresca tranne la fragola d’inverno che è surgelata. Il gusto che ci rappresenta meglio è il ‘dolce sorriso’, un nome di fantasia che indica un prodotto fatto con fior di latte variegato e noccioline pralinate. Poi va molto anche il ‘biscoboy’, crema gialla all’uovo variegata con crema di gianduia e wafers sbriciolati».
Mirko Melandri