Imola, 22 settembre 2012 - “Facendo seguito a quanto dichiarato ieri dal sindaco, questa mattina l’Amministrazione comunale ha incontrato i responsabili del circo per comunicare loro la richiesta di lasciare la città entro lunedì 24 settembre”. Lo si legge in una nota dell’amministrazione, dopo che ieri mattina una giraffa era scappata dal circo e poi morta dopo essere stata sedata, con due dardi di anestetico, dalla Polizia provinciale . “Se entro tale data non avranno lasciato Imola, verranno adottati tutti gli atti a disposizione del Comune per obbligarli comunque a lasciare la città”. 

 

Intanto nel parco del lungofiume del Santerno continua senza soste il lavoro degli addetti del ''Martini Cirque d'Europe Paolo Orfei'' (a precisare il nome è Aldo Martini, ndr) che si sta avvalendo in questi giorni di un automezzo riportante l'insegna del circo ''Rinaldo Orfei'' (il quale aveva fatto sapere di non essere consulente del circo di stanza a Imola), utilizzato anche venerdì nella rincorsa alla giraffa. ''Abbiamo in programma il primo spettacolo per giovedì 4 ottobre - precisa Aldo Martini - e non possiamo rinunciarvi perché di questo viviamo, è il nostro lavoro. Non si capisce il perche' di una decisione, che ci pare brutale, di volerci fare andare via perché noi siamo vittima di una disgrazia - continua - e in ogni caso se il Comune non voleva il Circo lo doveva dire cinque mesi fa quando ci ha dato la concessione''.

 

Martini racconta poi la sua versione: ''E' stato qualcosa di organizzato, è stata fatta uscire fuori dal suo recinto attorno alle 6 del mattino per crearci gravi danni; ricordo che a dicembre a Parma gli animalisti ci hanno danneggiato transenne e cartellonistica mentre nel febbraio scorso a Lucca hanno imbrattato tutti i nostri automezzi''. ''Abbiamo insistito - sostiene Martini - di non praticarle l'anestesia, ormai era già bloccata, occorreva solo ancora un po' di pazienza. E non capisco il perché oggi è stato inibito l'ingresso ad uno dei nostri veterinari, Michele Capasso, che intendeva assistere all'autopsia''.
 

 

IL SIT IN

Un sit-in davanti al circo a Imola per dire ‘no’ ai circhi con gli animali esotici e protestare dopo il ‘caso’ della giraffa. A darne notizia è il vicepresidente del Consiglio comunale di Imola, Andrea Zucchini (gruppo misto), sceso in campo fin da ieri per chiedere spiegazioni sull’accaduto e ricordare che i circhi in Emilia-Romagna non sono i benvenuti. La manifestazione, che si svolgerà domani sera e sarà “pacifica”, è stata organizzata insieme ad associazioni animaliste. Il sit-in si pone l’obiettivo di “allontanare immediatamente il circo da Imola”, qualcosa che alle istituzioni ad oggi non è riuscito di fare (a nulla è servito l’appello fatto ieri dal sindaco Daniele Manca).

 

L’appuntamento è per le 20 in via Pirandello, davanti ai tendoni del circo. Intanto, anche il Wwf dell’Emilia-Romagna prende posizione sulla morte della giraffa condannando l’attività dei circhi, che è “lesiva del diritto alla libertà e dignità degli animali” e “diseducativa” per i bambini, afferma in una nota la presidente Cinzia Morsiani. Quello di ieri è “l’ennesimo episodio che vede coinvolti i circhi che utilizzano animali selvatici ed esotici per i propri interessi economici”. Quanto ai proprietari del circo, che si sono rammaricati dicendo di essere molto affezionati alla giraffa, Morsiani dice: “Se uno vuole bene ad un animale selvatico, lo rispetta e dunque lo lascia libero di vivere nel suo ambiente naturale, di certo non lo obbliga a continue lunghe trasferte in ambienti angusti, a sopportare inverni rigidi e a sottoporsi ogni sera ad umilianti spettacoli per rimpinguare le casse degli affettuosi padroni”.

 

I VETERINARI

Identificare la causa del decesso e accertare eventuali responsabilità. E' quanto chiede la Federazione nazionale Ordini veterinari italiani, in merito alla morte della giraffa. La vicenda, secondo la Fnovi, “non deve essere in nessun modo derubricata a ‘stranezza' o ‘incidente'”: si tratta di “un dramma che ancora una volta nasce dalle modalità di detenzione degli animali nei circhi”.  “tragedia di Imola - si legge nella nota della Fnovi - sembra dire con tutta evidenza che non vengono rispettate le norme a tutela dell’incolumita’ pubblica, senza quindi considerare ne’ prevenire i rischi per animali e persone. La seconda considerazione e’ che non sono perdonabili leggerezze e incapacita’ nella gestione di situazioni di emergenza perche’ la morte di un animale, qualsiasi animale, non puo’ derivare da imprecisioni oppure da scelte dettate dal panico”. La Fnovi, dunque, chiede “l’accertamento dei fatti per chiarire se e quali inadempienze e errori si sono verificati: e’ doveroso conoscere nei dettagli quali siano state le sostanze farmacologiche utilizzate per sedare la giraffa, chi abbia calcolato i dosaggi e come sia stato gestito il risveglio per evitare la compressione degli organi vitali e la conseguente morte. Inoltre, se e come sia stato effettuato il trasporto”.

 

L'INTERVENTO DI RINALDO ORFEI

L’ufficio stampa di Rinaldo Orfei in una nota diffusa da Liana Orfei precisa che non è il suo circo quello da cui, ieri a Imola, è fuggita la giraffa. In particolare, precisa la nota, Rinaldo Orfei presta la sua consulenza artistica per il circo ‘Dario Martini’ che si trova a S.Giuliano a Cremano (Napoli), mentre quello che è a Imola è del fratello Aldo Martini, "con un non qualificato nome ‘Orfei’ al seguito".
L’ufficio stampa, chiedendo di rettificare la notizia, non dice nulla sul fatto che i mezzi che girano per Imola a pubblicizzare l’arrivo della carovana hanno il logo Rinaldo Orfei. Lo stesso Ente Nazionale Circhi, in una nota diffusa ieri, parlava di circo Rinaldo Orfei appena arrivato a Imola, sostenendo che la cinghia che legava il recinto, era stata tagliata da qualcuno che voleva danneggiare il circo. 

 

VIDEO La corsa della giraffa

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