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di MARCO SIGNORINI
«E’ STATA quasi una passeggiata». E’ questo il ‘commento a caldo’ di Elena Signani che, all’invidiabile età di 106 anni, si è sottoposta a un’operazione al femore che è andata nel migliore dei modi. A tal punto che, ieri mattina, ovviamente con l’aiuto di un girello, ha percorso già i primi passi. Neanche fosse una 30enne.
L’intervento è stato effettuato il 26 gennaio scorso per una frattura al collo del femore dall’equipe di Ortopedia dell’Ausl di Imola, diretta dal dottor Guglielmo Vicenzi. E ieri, a soli 3 giorni dall’intervento, la signora Elena, nata a Mordano nel 1907 e residente ad Imola, è stata già alzata dal letto e messa in piedi dai fisioterapisti che si occuperanno della riabilitazione.

AD ASSISTERE ai primi passi c’era la ‘nipotina’ Diana Mazzanti che di anni ne ha 80 anni e che un po’ di «simpatica invidia» per la zia la prova.
«Ho molti più acciacchi io di lei — commenta —. Quando si è fatta male cadendo, confesso che ho temuto il peggio ma zia Elena ci ha stupiti ancora una volta».
Insomma, un lieto fine dopo l’ansia iniziale. Lo scorso venerdì mattina infatti la 106enne è caduta mentre stava raggiungendo il bagno provando immediatamente un grande dolore. Poi il trasporto in ospedale, le radiografie e il responso chiaro dei medici: frattura da operare. Altrimenti, quell’incredibile dolore non sarebbe mai più passato portandola inesorabilmente alla fine. E così Elena, che di rimanere immobile in un letto proprio non ne ha voglia, ha deciso di sottoporsi, il giorno dopo, all’intervento.

«QUANDO è uscita dalla camera operatoria — prosegue la nipote Diana — sorrideva e pensava già a quando sarebbe andata a casa. Tra qualche giorno la accompagneremo a Castel San Pietro per la riabilitazione ma siamo sicuri che tornerà come nuova entro poche settimane».
Elena, che ha fatto per una vita la sarta e la ricamatrice, prima di sabato, aveva dovuto affrontare la camera operatoria soltanto in un’altra occasione e per un intervento di routine. E’ sposata con Guerrino che ha dieci anni in meno di lei, cioè 97. E autosufficiente e sbriga anche le faccende domestiche.
«Abbiamo provato a farla aiutare da una signora — racconta ancora la nipote — ma non ne ha voluto proprio sapere. Forse il segreto di una vita così lunga è stata anche la sua unione felice. Anche io sono cresciuta con lei e sono felice di poterle stare ancora vicino per molto tempo».
«L’intervento in sé non è particolarmente complesso — spiega infine il dottor Vicenzi — ma è ovvio che un’età così avanzata rappresenta un’incognita tale da renderlo molto delicato. Invece è andato tutto bene. L’operazione si è conclusa in circa un’ora e la volontà della signora sarà decisiva per recupero».