2013-11-07
IL PROVERBIO «ne uccide più la penna della spada» ha radici assai antiche. Certamente antecedenti all’opera K588 di Wolfgang Amadeus Mozart «Così fan tutte, ossia la scola degli amanti» che è del 1790. Perdonatemi se parlo per aforismi ma, se avrete la pazienza di seguirmi, giungeremo in breve al nocciolo della faccenda. Gli scandali che sono scoppiati all’interno di ogni consiglio regionale, dall’Alpi a Punta Raisi, stanno riempiendo le pagine dei giornali e fanno fremere di legittimo sdegno ogni italico cittadino. Per una volta, però, mi sia consentito non unirmi al coro di «vergognatevi!» e di andare a ricercare a monte le radici dell’ennesimo malcostume in questo benedetto Belpaese. Fiorito, il Batman di Anagni, ci aveva avvertito: «Così fan tutti, miei signori, mica sono il solo. È la legge che lo consente.»
Quanto e come abbiano poi esagerato non spetta certo a me stabilirlo.