Abitanti di Imola e circondario: bene Dozza, male Castel del Rio

Preoccupa il calo demografico nel piccolo paese, leggera diminuzione anche a Imola. Un solo segno più in tutto il Circondario

Il primo cittadino di Dozza, Luca Albertazzi

Il primo cittadino di Dozza, Luca Albertazzi

Imola, 12 aprile 2021 - Sorride Dozza, un po’ meno Castel del Rio. Parli amo dei dati demografici diffusi dal Servizio Studi e Statistica della Città Metropolitana di Bologna, aggiornati al 31 dicembre, relativi all’andamento della popolazione. Si tratta di un’anticipazione di cifre provvisorie del Bilancio demografico mensile Istat, con data di consolidamento della base dei numeri del 5 marzo scorso, che segue la scia in flessione della tendenza nazionale. Lieve calo della curva degli abitanti anche nella provincia felsinea, per la prima volta dal 2011, rispetto al 2019: 1.019.539 i residenti, di cui 492.425 maschi e 527.114 femmine. Tradotto, meno 1.962 unità pari ad una diminuzione dello 0,19%. Decrescita, per la seconda annata consecutiva, nel Nuovo Circondario Imolese. La popolazione complessiva di 133.180 persone, con una maggioranza di quote rosa (68.226), registra un passivo di 569 residenti (- 0.43%). Il quadro non muta scorporando l’analisi sui singoli Comuni. Imola viaggia poco al di sopra del tetto dei 70mila (70.392) perdendo, in un anno, 196 abitanti (- 0,28%). La città di riferimento dell’area circondariale quindi, escluso l’impercettibile rallentamento datato 2017 (- 0,02%), ritorna al pollice verso dopo l’annus horribilis 2011. Ribassi a Castel San Pietro Terme, con 20.768 residenti ed un ammanco di 56 persone, e a Medicina dove nell’ultimo triennio il calo è evidente. Sono 16.504, meno 141 unità (- 0,85%), gli abitanti del comune emiliano alle prese con un conteggio condizionato anche dai drammatici effetti della pandemia. Nella speciale graduatoria sorride solo Dozza. In ascesa il borgo medioevale che bissa l’incremento del 2019 raggiungendo le 6.595 unità grazie all’ingresso di 10 nuovi residenti (+ 0,15%). «In un quadro generale caratterizzato da criticità e pessimismo, Dozza emerge attraverso dati positivi – commenta il primo cittadino Luca Albertazzi –. Rilevo con soddisfazione come la nostra comunità risulti attrattiva per qualità della vita e dei servizi". Parabola in discesa, dopo un quadriennio felice, per Castel Guelfo (4.513 abitanti, meno 7 persone) mentre è più significativa la picchiata di Mordano. I 4.649 abitanti celano, infatti, una diaspora di 77 unità (-1,63%) in forte controtendenza rispetto alle note liete dell’anno passato. Capitolo vallata del Santerno. Tris al negativo per Casalfiumanese che perde altri 37 residenti (3.378 totali, - 1,08%) così come Borgo Tossignano che vede allontanarsi dai propri confini 29 persone (3.236, - 0,89%). Regge l’onda d’urto Fontanelice forte di tre anni di crescita (1.960 abitanti, - 8 residenti) mentre preoccupano i numeri di Castel del Rio. Il paese degli Alidosi saluta altri 28 elementi (- 2,31%) raggiungendo quota 1.185 unità. Maglia nera statistica che il sindaco Alberto Baldazzi motiva così: "Numeri in linea con l’analisi ciclica dell’ultimo decennio – spiega -. Un andamento fluttuante già mitigato con 7 nuove entrate dall’inizio del 2021. Sui piccoli Comuni occorrono valutazioni di tendenza su cicli di almeno 6-8 anni".