ENRICO AGNESSI
Cronaca

Abusivo finisce nei guai. Pronta la maxi sanzione

Blitz della Guardia di finanza: sequestrati circa 350 strumenti da lavoro. Non era in possesso di alcuna certificazione, anche animali nell’abitazione . .

I finanzieri hanno scoperto uno ’studio’ da tatuatore senza autorizzazioni

I finanzieri hanno scoperto uno ’studio’ da tatuatore senza autorizzazioni

Aveva trasformato la propria camera da letto in uno studio professionale. E qui lavorava anche in presenza di animali domestici. Un tatuatore abusivo operativo da qualche tempo in città, completamente sconosciuto al fisco, è stato scoperto dalla Guardia di finanza.

L’operazione, portata avanti dai militari della compagnia di Imola, è stata preceduta da una "capillare azione di osservazione e controllo – hanno spiegato ieri le Fiamme gialle – che ha portato alla scoperta di un vero e proprio ‘tattoo shop’" allestito nell’abitazione dell’uomo, del quale non sono state fornite le generalità, ma che a quanto si è appreso è di nazionalità italiana.

I finanzieri imolesi, dopo essere entrati nell’appartamento su autorizzazione concessa dalla Procura di Bologna, hanno provveduto al recupero delle chat presenti sul cellulare del tatuatore. Messaggi scambiati con i vari clienti, che hanno permesso di ricostruire, almeno con un certo grado di accuratezza, l’ammontare dei ricavi nascosti al fisco.

Inoltre, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo circa 350 strumenti da lavoro, quali inchiostro, coprifili in nylon, aghi, mescolatori e altri strumenti tutti "totalmente privi di qualsivoglia standard qualitativo inerente alla sicurezza e alla salute umana", hanno sottolineato dalla Guardia di finanza.

Per questo motivo, le Fiamme gialle hanno constatato e segnalato ai vari enti territoriali competenti una serie di irregolarità derivanti dallo svolgimento dell’attività portata avanti appunto "in assenza di qualsiasi certificazione prevista dalle norme locali". Norme che riguardano, tra l’altro, la comunicazione di inizio dell’attività commerciale, le direttive su igiene e sterilizzazione previste per particolari categorie di attività e la mancata presenza di appositi registri per lo smaltimento di rifiuti pericolosi. Tutte violazioni che, dettagliano ancora dalla Guardia di finanza, nel loro complesso prevedono sanzioni amministrative fino a un massimo di oltre 41mila euro. A questi, concludono sempre le Fiamme gialle, si aggiungeranno le ulteriori violazioni connesse ai profili fiscali.

red. cro.