Nel tempio del vino ‘made in Castel San Pietro’, a braccetto con aziende e botteghe storiche della città. Si è dedicata una serata speciale la delegazione di Castel San Pietro – Medicina dell’Accademia Italiana della Cucina, una serata speciale nel giorno più importante dell’anno per l’associazione culturale fondata a metà del secolo scorso. È stata la Cantina Cesari a ospitare giovedì sera l’ecumenica 2024, ovvero la cena che tutte le Accademie d’Italia e del mondo iniziano alla stessa ora, le 20, con un tema a fare da filo conduttore. La scelta è ricaduta quest’anno sui legumi, protagonisti assoluti di quasi tutte le portate della cena.
Nella meravigliosa cornice dell’azienda vitivinicola sbarcata ormai da diversi lustri in tutto il mondo, guidati da Giuliana Cesari, moglie del fondatore Umberto, gli accademici si sono fatti prima accompagnare nelle ‘stanze segrete’ dell’azienda, per un tour guidato alla scoperta dei vini amatissimi di ieri (Liano e Moma per citarne un paio) e quelli di oggi con affaccio sul domani (come il neonato Costa di Rose 2023, vino rosé di uve Sangiovese), completato con un aperitivo dove l’emilianissima’ crescenta si è sposata a salumi prodotti dalla Salumeria Simoni di Bologna e dalla Macelleria Sem Simone di Crotone, quest’ultima scelta ormai da anni da pluristellati principi della cucina. A a tavola l’accademia ha dato il via alla cena con in apertura la riscoperta della polenta ‘Ciribusla’, polenta cotta nel brodo di fagioli proposta nelle varianti con squacquerone, baccalà mantecato e lardo. Abbracciando il tema di serata, i primi sono stati ‘Gnocchetti di piselli su crema di parmigiano e croccante di prosciutto‘ e ‘Zuppa di legumi con crostini e cavolo nero’, mentre il tenerissimo maialino di secondo è stato accompagnato con fagiolini, cipollotto e fagioli stufati. Chiusura in dolcezza, poi, con un semifreddo di torrone e zabaione e una rivisitazione della Torta delle feste – Torta di Imola. Per la preparazione delle portate, tutte realizzate per l’eccezionale occasione da accademici, la delegazione guidata da Andrea Stanzani ha scelto di avvalersi di prodotti di realtà riconosciute nel territorio, come il forno Madré e il pluripremiato caseificio Comellini, entrambi di Castel San Pietro. Ai vini, ça va sans dire, ci ha pensato Cesari con cinque differenti proposte, dal Moma Spumante per accompagnare l’aperitivo fino al Passito Colle del Re peri dolci.
Claudio Bolognesi