Acque minerali Imola, il bando per il bar va deserto

Nessuno si fa avanti per la gestione, stagione in salita

Bar discoteca Acque minerali

Bar discoteca Acque minerali

Imola, 24 aprile 2019 - Tutto da rifare. Ci sperava non poco, la movida imolese, dopo l’arrivo del nuovo gestore per il bar Renzo: un altro tempio del divertimento doveva tornare a nuova vita. E invece, ieri, all’apertura delle buste per la concessione del bar delle ‘Acque minerali’, ecco la delusione: nessuna offerta. Il bando è andato deserto, e ora l’Amministrazione, come già successo in passato, è costretta a correre ai ripari: «Per salvaguardare l’apertura stagionale di quest’anno stiamo già preparando un bando con durata fino al 31 ottobre» ha dichiarato ieri, intercettato sul tema, l’assessore Maurizio Lelli.

Già negli anni passati il Comune aveva fatto ricorso a dei ‘mini bandi’ per la gestione del bar e della discoteca nella stagione estiva anche se, in questo caso, c’era più che una speranza di poter ‘ragionare’ su un progetto di media-lunga durata.

Quattro anni la durata della concessione, e un importo base di gara, stimato in canone annuo minimo pari a 20mila euro più Iva, eventualmente prorogabile per altri quattro. Erano queste le condizioni del bando e resta il mistero sul perché un’area attrattiva come quellain questione non abbia destato l’interesse di qualche imprenditore.

Ma in piazza Matteotti non ci si scompone: «Abbiamo provato a dare un orizzonte lungo alla gestione, ma evidentemente al momento non ci sono soggetti interessati – aggiunge l’assessore Lelli –. Quando si fa un bando ci si aspetta sempre che qualcuno partecipi ma può capitare che questo vada deserto. Non è il primo e di certo non sarà l’ultimo. Ci stiamo già muovendo con Area Blu per fare in modo che il locale apra come sempre nei primi giorni di giugno».

La stagione alle porte sembra tutt’altro che in cassaforte, ma la formula, prettamente estiva, almeno l’anno scorso ha funzionato.

La concessione infatti, che includeva tutte le attrezzature esistenti, partiva da un importo complessivo di 8mila euro, per il periodo dal 5 giugno al 31 ottobre, se l’era aggiudicata il gruppo ‘Sirio’ di Fornace Zarattini, già al timone dell’Opera dulcis, in piazza Matteotti, vincendo con un’offerta di quasi 6mila euro superiore al minimo. E’ quindi, a questo punto, logico aspettarsi qualcosa di simile? L’area, tanto amata dai cittadini è da sempre molto sofferta. In tanti, nel tempo, si sono fatti domande sul futuro della discoteca, attiva fin dagli anni ‘50, passata dalle chiusure per il troppo rumore nel 2014, fino alla gestione ricca di contenziosi nell’estate 2017.