Atti osceni alle Acque minerali. A denunciare l’episodio, che si verificato attorno alle 11 di martedì mattina, è il comitato nato ormai alcuni mesi fa per tutelare il parco. Secondo quanto ricostruito ieri via social dalla stessa compagine, la vittima di quanto accaduto è una donna che a quell’ora stava facendo attività fisica. E che poi, aiutata da un’altra signora, si è tirata fuori dalla situazione potenzialmente pericolosa per correre a denunciare tutto ai carabinieri.
"Stavo passando sul ponticello che c’è quando si entra nel parco passando dalla scalinata di fianco al circolo del tennis Cacciari – racconta la testimone –. Ho visto sulla destra, dove c’è una panchina e il cestino dei rifiuti, una donna che stava facendo degli esercizi di ginnastica. Ho buttato l’occhio a sinistra, dove ci sono gli alberi e cespugli, e ho visto che c’era un tizio che guardava la donna e intanto si stava masturbando. Lei sentendo i miei passi si è girata verso di me, e intanto che mi ha visto ha notato pure il maniaco. Così mi si è affiancata e siamo andate via insieme".
Insomma, grazie a una collaborazione tra donne, stavolta tutto si è risolto solo con un po’ di comprensibile apprensione. Ma l’episodio riporta sotto i riflettori quanto accade ormai da troppo tempo alle Acque minerali, teatro nelle scorse settimane di vari episodi di vandalismo che hanno spinto il sindaco Marco Panieri a emanare un’ordinanza che vieta il consumo di alcol nel parco.
E se prima i casi di degrado erano limitati alle ore notturne, al punto che lo stesso comitato aveva chiesto di chiudere le Acque minerali la sera mentre il Comune aveva risposto annunciando il potenziamento dell’illuminazione pubblica dell’area, adesso ci si preoccupa legittimamente anche per quanto accade in pieno giorno nel principale polmone verde della città.
"Purtroppo a quell’ora ci sono poche persone e manca totalmente la vigilanza. In sintesi: neanche alle 11 di mattina si può girare tranquilli in quel postaccio – è sempre il racconto della testimone –. Il parco non è più un posto dove si può girare senza doversi preoccupare di fare cattivi incontri. Il comitato ha già chiesto diverse volte in Comune e all’assessore che servono telecamere e un servizio di sicurezza adeguato. Ora c’è la presenza di un maniaco, domani potrebbe capitare un’aggressione, uno stupro oppure ancora peggio un omicidio. Al peggio non c’è mai un limite. Speriamo che il Comune si attivi a fare qualcosa di serio".